Una ventina di realizzazioni, fra sculture e dipinti, di Gianni Dessì sono in bellamostra negli spazi del Museo dell’Arte Classica dell’Università romana del’La Sapienza’, con rettore Antonella Polimeni. L’esposizione, ‘Gianni Dessì. TuttoPieno’, è stata curata da Claudia Carlucci e Gaetano Lettieri. Promossa dal Polo Museale ‘Sapienza’ e dai dipartimenti di Storia Antropologica Religioni, Arte e Spettacolo e di Scienze dell’Antichità, l’iniziativa ospita quasi tutto il patrimonio di gessi del Museo, di ogni tema e dimensione. Oltre mille e duecento ‘lavori’ estratti a calco dagli originali greci, fra gli ultimi periodi dell’Ottocento e quelli dell’alba del Novecento. Questa sollecitazione artistica conclude il piano 2020-2021 al Dipartimento SARAS, Storia Antropologica Religioni, Arte e Spettacolo, coordinato da Gaetano Lettieri, che ha avuto nel sessantottenne romano il riferimento, in pratica l’artista di residenza e in Claudia Carlucci la spinta decisiva nonostante la scomparsa di Marcello Barbanera. Il percorso era iniziato con la conferenza, ‘L’arte della crisi’, organizzata all’interno del ciclo, ‘Discorsi della crisi. Incontri in stato d’eccezione’, datata 23 giugno 2020 e proseguita con il convegno di presentazione della realizzazione, ‘Controluce’, installata lo scorso anno nell’aula ‘Chabod’ al terzo livello della Facoltà di Lettere e Filosofia. L’allestimento è dedicato a Marcello Barbanera scomparso lo scorso anno. Era stato proprio il professore di Archeologia Greca e Romana a pensare alla possibilità di allestire un confronto fra le creazioni classiche con quelle contemporanee di Gianni Dessì. Le testimonianze sono posizionate nell’area della Facoltà della gipsoteca e nei passaggi, nei saliscendi e nelle aule. Il riferimento della mostra è stato indicato dallo stesso Dessì per esaltare sia l’intensità dell’allestimento che le figure delle opere nelle zone didattiche quotidianamente frequentate dagli studenti dell’ateneo romano. Dalla carrellata visiva emerge anche la molteplicità delle dimensioni, dalle mastodontiche che accolgono gli interessati alle rappresentazioni ridotte e meno voluminose attestate alle verticali della Facoltà. “Testa, mani e piedi”, i confini del corpo umano raffigurato nell’ateneo della capitale. Gianni Dessì, con lo studio a Roma, zona di San Lorenzo, nell’ex Pastificio Cerere, pittore, scultore e anche scenografo, è stato protagonista di altre esposizioni e un riferimento all’Accademia di San Luca, a due passi da Fontana di Trevi. L’esposizione è affiancata dal catalogo curato da Paola Bonani e arricchito da alcuni scritti e pubblicato da Campisano Editore per la collana e il catalogo ‘Saggi di Storia dell’Arte’. La proposta culturale ha ottenuto la collaborazione delle gallerie Alessandro Bagnai di Firenze, di Umberto Benappi di Torino, dello ‘Scudo’ di Verona e della ‘Nuova Pesa’ di Roma e delle foto di Francesco Lo Mastro e di Andrea Veneri. ‘Gianni Dessì. TuttoPieno’, può essere visitata fino al prossimo 21 luglio, dal lunedì al venerdì nella fascia oraria oscillante fra le 9 e le 19 e 30. Aperture straordinarie fissate per il 13 e il 27 maggio, rispettivamente dalle ore 15 alle 24 e dalle 10 alle 20.
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