Parole e musica

Il Premio ‘Fabrizio De Andrè’ torna a fine settembre nella piazza dedicata alla Magliana. L’accordo è stato sottoscritto in Campidoglio dal sindaco Roberto Gualtieri e dalla moglie Dori Ghezzi. È un’occasione per i giovani talenti italiani

Torna sul palcoscenico nell’abituale scenario romano della Magliana, dopo una biennale emigrazione all’Auditorium dedicato al vincitore dell’Oscar Ennio Morricone, il Premio ‘Fabrizio De Andrè-Parlare Musica’. Il riferimento sarà proprio l’area intitolata all’indimenticabile cantautore, ma non solo, genovese. Roma, fra l’altro, è stata la prima città a riservare uno spazio al poeta musicale scomparso a Milano l’11 gennaio del 1999.
La novità è stata sottoscritta, nella Sala delle Bandiere del Campidoglio, dal sindaco Roberto Gualtieri e dalla Fondazione Fabrizio De Andrè rappresentata dalla moglie Dori Ghezzi. La quinquennale e rinnovabile intesa prevede la diffusione e la conoscenza del pensiero, dell’attività, della produzione e delle esperienze di ‘Faber’ e, naturalmente, lo svolgimento nella piazza Fabrizio De Andrè dell’Undicesimo Municipio delle due serate riservate ai giovani cantautori italiani, ma anche ai nomi conosciuti come è stato per Vinicio Capossela, Diodato, Dolcenera, Fiorella Mannoia e Roberto Vecchioni.
Il Premio ‘Fabrizio De Andrè-Parlare Musica’ è l’unico dedicato all’artista, nato nel capoluogo ligure il 18 febbraio del 1940, con l’obiettivo sia di scoprire e valorizzare le realtà delle composizioni italiane che di ricordare la figura e le strofe musicate di ‘Faber’. L’appellativo, secondo una aggiornata ricostruzione, sarebbe stato ideato e affrancato dall’amico Paolo Villaggio per la passione di De Andrè per i pastelli e le matite colorate, di cui l’azienda tedesca Faber-Castell è una delle migliori produttrici.
Il Premio è sostenuto, fra gli altri, dalla Fondazione ed è suddiviso in tre sezioni: una riguarda la musica, un’altra la poesia e l’ultima la pittura. La Commissione, coordinata e gestita dalla stessa Dori Ghezzi, sarà costituita da critici musicali, operatori dei vari settori, scrittori e giornalisti. In Campidoglio era presente anche Gianni Paris, l’ex presidente dell’allora Quindicesimo Municipio e uno dei sostenitori per l’intitolazione della piazza a Fabrizio De André. La prima edizione del Premio risale all’anno successivo, al 2002.
“Un quartiere popolare della vasta Roma, fra l’altro di una città che Fabrizio De Andrè non ha frequentato molto, in quanto ha vissuto soprattutto fra Genova, Milano e la Sardegna, ma le persone sarebbero piaciute avendo sempre preferito i semplici e la gente comune e anche i fragili e i deboli”, ha sostenuto Dori Ghezzi.
E il sindaco Roberto Gualtieri, che potrebbe essere invitato a salire sul palco con la sua chitarra, ha ricordato come “la Magliana è un grande quartiere popolare caratterizzato da un forte senso di comunità e di quella autenticità raccontata da De Andrè senza barriere e distinzioni, con realismo e sempre con rispetto e vicinanza”.
L’assessore alla Cultura del Campidoglio Miguel Gotor ha rilevato l’importanza del ritorno del Premio “nella sede originale, che negli anni ha acquisito anche un valore simbolico e ha visto sfilare molti giovani talenti e affermati protagonisti della musica italiana”.
Le due serate alla Magliana saranno organizzate probabilmente per la seconda metà di settembre.

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