![](https://www.focusroma.it/wp/wp-content/uploads/imprese-storiche.jpg)
Premiate nel Tempio di Vibia Sabina e Adriano le attività operative da oltre cent’anni nella capitale. Riconoscimento anche per il ministro Adolfo Urso “per tutelare e valorizzare il Made in Italy”
Quattro generazioni, almeno un secolo di attività produttiva nella capitale, che dimostrano un radicamento sul territorio e una inconfondibile caratteristica. Nel suggestivo Tempio di Vibia Sabina e Adriano di piazza di Pietra sono stati consegnati i riconoscimenti a quattro ‘Imprese storiche’ da parte della Camera di Commercio di Roma. “È opportuno segnalare e premiare chi per lungo tempo ha lavorato e continua nell’impegno di creare ricchezza e benessere nella città di Roma, che dimostra anche la struttura, la capacità di essere sul mercato nei rispettivi settori e in grado di intercettare e anticipare le tendenze e le esigenze dei consumatori”, ha rilevato il presidente della Camera di Commercio Lorenzo Tagliavanti.
Il Premio ‘Imprese Storiche’ è stato assegnato a ‘Alfredo alla Scrofa’; a ‘Biscotti P. (Pietro) Gentilini’; a ‘L’ERMA di Bretschneider, dove ‘L’ERMA’ sta per Libreria Editrice Romana Movimenti e Arte’, dal 1896.
‘Alfredo alla Scrofa’ dal 1914 è un riferimento della ristorazione della capitale e le ‘Fettuccine all’Alfredo’ sono ben note, apprezzate e sottoposte a tentate imitazioni in tutto il mondo. Il locale conserva e colleziona un centinaio di volumi con le dediche di personaggi protagonisti nell’arte, nel cinema, nella letteratura, nella musica, nella politica e nello sport.
Da via Principe Amedeo, a due passi dalla Stazione Termini, a poco oltre il Raccordo Anulare, sulla Tiburtina, ma “le ricette della produzione sono le stesse con i componenti di qualità”, hanno sottolineato dalla Gentilini. È operativa dal 1890 quando Pietro Gentilini ha aperto la prima rivendita con relativo forno conquistando l’attenzione soprattutto con i biscotti ‘Osvego’. Pietro Gentilini non era romano, ma bolognese di Vergato e, in precedenza, aveva avuto esperienze in Sud America. I biscotti, le fette biscottate e gli altri tradizionali dolci sfornati per le festività natalizie e di fine anno sono ormai presenti sulle tavole della nostra penisola con un soddisfacente, ma migliorabile, livello di esportazioni.
È riconosciuta in Europa l’attività del’L’ERMA’, che collabora con il Ministero della Cultura e con alcuni musei, università e istituzioni, fra cui l’UNESCO. È specializzata nelle pubblicazioni scientifiche, in particolare di archeologia e storia antica.
Carlo Perali era un esperto orologiaio, in grado di insegnare e avviare alla specifica professione numerosi giovani. Dal 1955 l’attività era gestita dal figlio Paolo, poi, dal 2001, da Cristiana Perali, impegnata anche nelle creazioni orafe, fra l’altro, protagoniste di alcune esposizioni. Il riferimento è al numero civico 60 di via dei Banchi Vecchi.
Al Tempio di Vibia Sabina e Adriano di piazza di Pietra era presente, fra gli litri, anche il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. L’occasione è stata la consegna del Premio ‘Roma per il Made in Italy’. Urso, 67 anni, originario di Padova, con “tenacia è impegnato nella difesa” delle produzioni nazionali, sia tipiche che artigianali, nel mondo. A questo proposito ha ricordato “la continua crescita delle esportazioni che ha portato l’Italia al quinto posto”. L’handicap, per una maggiore risalita, riguarda il settore motoristico, “in particolare quello automobilistico”. L’Italia “è quella maggiormente cresciuta nel periodo post-pandemia causata dal Covid-19” ed è anche “leader nel riciclaggio dei rifiuti differenziati” e il prossimo obiettivo è di diventare protagonista anche per alcuni materiali fondamentali per il futuro. Prossimamente saranno molteplici “i pannelli fotovoltaici da sostituire, gli impianti eolici da ammodernare e le batterie da rivalutare per favorire la transizione ecologica”. Il nostro Paese, inoltre, “deve diventare autonomo sia per l’energia che per la disponibilità di alcune materie”, soprattutto quelle ricavabili dal riciclaggio per rafforzare la cosiddetta ‘economia circolare’.