Le mani sull’arte

A Roma, a Palazzo Barberini, l’iniziativa ‘Emozioni tattili: ‘Giuditta e Oloferne’ del Caravaggio. I polpastrelli raccontano’

 

La novità. A Roma. A Palazzo Barberini. Il piano, sostenuto dalla Fondazione Roma e dalle Gallerie Nazionale di Arte Antica e ideato dall’Associazione di Volontariato ‘Museum’ e dall’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, prevede l’installazione di un modello tattile della ben conosciuta opera di Caravaggio in bellamostra in una sala di via delle Quattro Fontane per ampliare l’offerta didattica nel riferimento espositivo anche alle persone con disabilità. La realizzazione rappresenta in dimensione proporzionalmente ridotta l’opera di Michelangelo Merisi, ‘Giuditta e Oloferne’. Una concezione tridimensionale da parte dello studio romano Architalab e verificata da Rosella Frittelli per l’UICI. Il quadro tattile, 66 centimetri-per-66 centimetri, è in grado di fornire attraverso le diverse profondità informazioni iconografiche dettagliate dei diversi elementi e dei personaggi che animano la composizione.
‘Emozioni tattili: ‘Giuditta e Oloferne’ del Caravaggio. I polpastrelli raccontano’ è la definizione utile a indicare l’iniziativa allestita con il sistema Blender, lo sviluppatore associato per l’occasione al modulo Scullpt di scultura 3D per la predisposizione dello spessore al bassorilievo ottenuto dalla foto ed essere, poi, colorato con le relative vernici a base sintetica e resistenti all’usura e al tatto.
Il progetto è completato dalle indicazioni e dalle informazioni in braille ingrandite e trasparenti e da alcuni disegni in rilievo. I cinque testi in braille sono stati offerti dall’Istituto ‘Sant’Alessio’. Previsti anche un paio di contenuti audio, uno sul dipinto curato dallo storico dell’arte Yuri Primarosa collaboratore delle Gallerie Nazionale e l’altro realizzato dagli attori Lucia Bianchi, Stefano Pavone, Devis Tagliaferro e Mimmo Valente.
Continua, quindi, l’impegno dell’Associazione di Volontariato per favorire la “fruizione del patrimonio artistico” nelle strutture espositive della capitale. Gli interventi hanno riguardato, fra gli altri, i Musei Capitolini, il Museo Etrusco di Villa Giulia, il ‘Carlo Bilotti’, il ‘Luigi Pigorini’, il ‘Lavinium’ e la ‘Galleria Nazionale’.
‘Giuditta e Oloferne’ era stato commissionato a Caravaggio intorno al 1600 dal banchiere Ottavio Costa. Rappresenta l’episodio biblico dell’uccisione del condottiero assiro Oloferne da parte dell’ebrea Giuditta, impegnata a cercare di evitare la dominazione straniera. 145 centimetri-per-195 centimetri le dimensioni del dipinto originale.

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