L’Archivio della Vacanza

Promosso e organizzato da Artix e Federturismo. Oltre 1.500 scatti d’epoca in mostra per testimoniare le realtà italiane 

Ricordi. Immagini. In bianco e nero, per lo più. Non appannati dal tempo, oscurati dalla memoria e neanche affogati nel vasto mare delle stagioni. Da trovare, selezionare e utili per un maxi-allestimento promosso e organizzato dalla Federturismo della Confindustria e da Artix, presieduta da Marco Panella, che cura anche l”Archivio della Vacanza Italiana’. Almeno mille e cinquecento le foto scovate e recuperate dagli album di famiglia; dal patrimonio storico delle imprese e dall’immaginario universo simbolico di cartoline, cinema, fumetti, musiche, pubblicità e pubblicazioni, soprattutto quelle riservate e dedicate al genere femminile. Previsto l’assalto a scatoloni e magazzini, a bauli e scrigni di veri e propri tesori.
L’iniziativa è sostenuta, fra l’altro, dall’ENIT,
l’Agenzia Nazionale per il Turismo; dalla SIAE, dalla Fondazione delle Ferrovie dello Stato, da FederTerme e da AssoMarinas. L’Italia vanta con la Cina la leadership dei siti riconosciuti come Patrimonio dall’UNESCO, 55, di cui il 60% sono nei territori di comuni al di sotto di cinquemila abitanti. Un’opportunità straordinaria da valorizzare e sviluppare anche per i tour turistici internazionali.
“L”Archivio della Vacanza Italiana’ è in grado di recuperare il grande e inesplorato giacimento culturale”, generale, conservato in qualsiasi angolo della nostra penisola, ha rilevato Marina Lalli, vicepresidente vicario di Federturismo. Nel 2018 il turismo ha confermato di essere una ‘voce’ importante dell’economia nazionale, quasi il 13% del Prodotto Interno Lordo.
Una pagi
na suggestiva e romantica sarà scritta dalla Fondazione delle Ferrovie dello Stato, che, attraverso i vari scatti d’epoca, sarà in grado di testimoniare la metamorfosi dello stile e dei posti di villeggiatura, degli usi e dei costumi, delle abitudini, delle composizioni delle comitive e delle famiglie. Le colonie, marine e montane, sono state un modo per uscire, evadere, lasciare anche solo per qualche giorno l’abituale area di residenza e la ripetuta e abituale quotidianità. E il viaggio alle Terme preferite sfruttando l’immancabile e indimenticabile fascino del treno. “I convogli tipici di quel periodo sono stati restaurati, riqualificati e riavviati nell’ambito del programma de’Gli Itinerari Storici'”, ha rivelato Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione delle Ferrovie dello Stato. Esperienze uniche, irripetibili e incastonate in un periodo mix di novità e curiosità. Invasioni di territori inesplorati, passaggi e paesaggi inediti, orizzonti fantasiosi e altre compagnie di momenti allungati e allargati.
Gli organizzatori hanno fissato anche alcune scadenze delle tappe, che prevedono il varo della piattaforma telematica, all’inizio del 2020; la scelta dei flash e, intorno a giugno-luglio del prossimo anno, l’allestimento dell’esposizione, prima a Roma, a Palazzo Venezia e, poi, in altre città, fra cui nei ventotto spazi dell’ENIT sparsi nel mondo. La mostra potrà essere ammirata anche sulla rete con un unico fondamentale denominatore comune raggruppato nell’inossidabile dna del nostro Paese riguardante l’arte, le bellezze, il cibo, il paesaggio e l’intrattenimento. Un museo culturale ed economico.

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