Artisti finlandesi

‘SuomIngorgo’ è l’iniziativa culturale curata da Riikka Vainio e sostenuta dall’Ambasciata del paese scandinavo in Italia

Una novantina di giorni immersi nei variegati e intensi rivoli dell’arte finlandese. Sei i protagonisti di ‘SuomIngorgo’ allestito da Riikka Vainio su idea di Lumi Art Association e sostenuto, in particolare, dall’Ambasciata del paese scandinavo in Italia. Opere, performance e incontri caratterizzano il cartellone fino al prossimo 15 novembre con la partecipazione, in rigido ordine alfabetico, di Katriina Haikala, Sasha Huber, Kaarina Kaikkonen, Otto Karvonen, Hannu Palasu e Katja Tukiainen.
“L’arte e l’aspetto culturale finlandese incontra Roma”, ha sottolineato l’ambasciatore Pia Rantala Engberg. Le iniziative sono promosse in vari spazi espositivi della capitale.
Katja Tukiainen dopo aver proposto al Macro Asilo di via Nizza ‘Atelier-Write to me’ al ‘Futurism&Co. Art Gallery’ di via Mario de’ Fiori presenta una personale da ammirare fino al prossimo 23 ottobre. L’artista, nativa di Pori, ha conseguito, fra l’altro, un paio di lauree in Finlandia e riconoscimenti anche a Venezia. Katja Tukiainen affronta temi importanti cercando anche il contatto diretto con il pubblico e dipinge con una quasi esclusiva tonalità, il rosa.
Otto Karvonen, originario di Helsinki, sarà protagonista fino al 5 ottobre allo ‘Spazio Molino’ della Fondazione Pastificio Cerere in via degli Ausoni, nella zona di San Lorenzo, con la mostra e performance, ‘Iniziativa Canto d’Uccello’, svolta per la prima volta nel 2018 a Vienna per ricordare e affrontare il delicato e attuale tema dell’immigrazione e, soprattutto, le nuove politiche restrittive di qualche paese europeo. Gli artisti finlandesi, infatti, autonomamente, sono interessati anche da argomenti di estrema contemporaneità, come la migrazione, il populismo, il razzismo e l’uguaglianza. “Un’arte dei nostri tempi, completa”, ha rilevato Riikka Vainio.
Iscritta all’anagrafe di Zurigo con incidenza haitiana e da poche ore cittadina finlandese, in quanto dal 2002 opera ad Helsinki, Sasha Huber è presente al Macro Asilo di via Nizza con ‘Atelier-The First’. L’iniziativa è incentrata sulle storie delle prime persone della diaspora africana, che si sono trasferite in Europa nel XIX e nel XX secolo. A Roma Sasha Huber farà un ritratto della scultrice e attrice americo-haitiana Ojibwa Edmonia Lewis, una delle prime donne di carnagione non chiara, che, nonostante forme contrarie, è riuscita a diventare un’artista nota a livello internazionale.
Alla Fondazione Volume! di via San Francesco di Sales Katrina Haikala, originaria di Kaarina, sarà protagonista di performance e finissage ‘Social Portrait’, con l’artista pronta a incontrare nelle ore pomeridiane, fino al 27 settembre, i visitatori. In precedenza è stata presente, fra l’altro, a San Pietroburgo, Helsinki, Tokyo, Benin e concluderà il tour nel 2020 a Parigi e a New York.
Vive e opera in Italia, a Roma, dal 1989 Hannu Palosuo, che, in collaborazione con l’emittente finlandese BassoRadio, sarà al centro della ‘Festa
conclusiva’ il 29 settembre all”Open Studio’, al civico 130 di via Taranto. Dalle ore 17. Palosuo, fra l’altro, è stato studente universitario a ‘La Sapienza’ di Roma.
Kaarina Kaikkonen, nata a Iisalmi, dal 3 ottobre al 15 novembre espone una personale al ‘Sara Zanin Gallery Z20’ di via della Vetrina.
Riikka Vainio ha anche annunciato che il prossimo anno l’iniziativa potrebbe essere riproposta in altri paesi europei, fra cui in Francia, a Parigi, con il coinvolgimento delle strutture locali.
Ad ogni spazio espositivo l’ingresso è gratuito.

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