Oltre 750 metri/quadrati distribuiti in undici sale affacciate sui giardini, in via delle Quattro Fontane. La restituzione ai visitatori degli spazi restaurati nel periodo oscillante fra il 2015 e il 2017 è stata immediatamente sfruttata con l’allestimento di una mostra, ‘Eco e Narciso’, promossa con le collezioni delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini e del MAXXI, il Museo delle Arti del XXI secolo e curata da Flaminia Gennari Santori e Bartolomeo Pietromarchi. Una quarantina le opere esposte di 25 artisti, in grado di coniugare i modelli di creazione antichi con quelli moderni, poggiando su un filo conduttore, il ritratto e l’autoritratto. Ogni area ha i propri confini e i rispettivi protagonisti. Nel Salone Pietro da Cortona l’opera di Luigi Ontani, ‘Le Ore’. Il primo assaggio è condizionato da ‘Il trionfo della Divina Provvidenza e il compiersi dei suoi fini sotto il pontificato di Urbano VIII’, la cui figura è ricordata con un affresco di oltre 500 metri/quadrati. Nella Sala Ovale spazio alla riflessione e alla meditazione con ‘Eco nel vuoto’ di Giulio Paolini e ‘Narciso’ attribuito con qualche perplessità a Caravaggio, dall’anagrafe Michelangelo Merisi. Nella Sala Paesaggi l’artista sarda di Ulassai con il tris di opere concesse dal MAXXI, ‘Bisbigli’, ‘Il cacciatore astrale’ e ‘Terra’, realizzati fra il 1984 e 1996. Sedici le opere del MAXXI, in una clima di collaborazione, esposte a Palazzo Barberini, che assorbe ‘La Velata’ (‘La Vestale Tuccia’) del 1743 di Antonio Corradini e ‘VB 74’ di Vanessa Beecroft. La Sala delle Cineserie ospita Mark Schinwald e il filosofo Luca Giordano, mentre nelle riqualificate aree successive dell’Appartamento d’Estate è possibile ammirare il ‘Ritratto di Stefano IV Colonna’ di Angelo Di Cosimo Tori, detto Bronzino, il ‘Ritratto di Enrico VIII’ di Hans Holbein il Giovane e ‘Butor’ e ‘Melville’ di Richard Serra. ‘Illusions&Mirrors’ di Shirin Neshat e il ‘Ritratto di Beatrice Cenci’ sono le opere che caratterizzano la Sala del Trono e la relativa Cappella, ma anche le Nozze di Bacco’, o del ‘Ponte’ e ‘Arianna e Peleo’ e ‘Teti’, rispettivamente di Giovanni Francesco Romanelli, detto il Viterbese o il Raffaellino e Giorgio Belloni. Procedendo nel tour della riemersione, nella Sala delle Udienze largo e spazio a Kiki Smith, Rosalba Carriera e Benedetto Luti con ‘Large Dessert’, ‘Allegoria dei quattro elementi’, acqua-fuoco-terra-aria e Ritratto femminile’ e Teste femminili’. Era la sala dove il cardinale Barberini organizzava le invernali udienze, spazio destinato e riservato alla rappresentanza e all’ospitalità dei ricevimenti. Nell’Appartamento d’Inverno sono stati allestiti il ‘Nudo femminile di schiena’ di Pierre Subleyras e ‘SBQR, netnude, gay scape, orsi italiani, etc….’, i ritratti di coppia di Stefano Arienti. E, poi, il Ritratto della famiglia Quarantotti’, ‘La famiglia del missionario’, di Marco Benefial e ‘The Invisible Man’ di Yinka Shonibare, ‘Maria Maddalena’ di Piero Di Cosimo, ‘La Fornarina’ di Raffaello Sanzio e ‘Bent and Fused’ di Monica Bonvicini. La Sala Marmi ospita ‘Pape’ e ‘Mao’ di Yan Pei Ming e il ‘Ritratto di Papa Urbano VIII’ di Gian Lorenzo Bernini. L’ala riqualificata del Palazzo rappresentava il cosiddetto ‘Appartamento nuovo’ destinato ai cardinali di famiglia, noto anche come ‘d’Inverno di Sua Eminenza’ o ‘del Ponte’, in quanto dava sul ‘Ponte ruinante’ ideato da Bernini. La mostra, ‘Eco e Narciso. Ritratto e autoritratto nelle collezioni del MAXXI e delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini’, può essere ammirata al Palazzo di via delle Quattro Fontane, fino al prossimo 28 ottobre, dal martedì alla domenica, nella fascia oraria 8.30-19.
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