Gran finale di Flautissimo

L’11 e il 12 dicembre sul palco del Teatro Vascello Moni Ovadia e i Klezroym

Sarà Moni Ovadia il protagonista di “Rotte Mediterranee”, un recital per voce e chitarre basato sullʼintreccio di racconti e canzoni popolari dellʼarea mediterranea e composizioni originali di Giovanni Seneca, in scena l’11 dicembre alle ore 21:00 al teatro Vascello. Il mediterraneo non è solo un luogo geografico, è unʼatmosfera, un paesaggio. È tra i punti cardinali, quello che vive nel presente: non è la proiezione smisurata della conquista dellʼovest, né il rigore nordico dellʼetica del lavoro, non è lʼorigine che appartiene allʼoriente, ma è lʼesperienza della complessità, la ricchezza delle differenze. Una dimensione della conoscenza non ossessionata dalla crescente velocità. Azzurro ma non sempre, grigio sotto le nuvole, nero nellʼoscurità, dorato o roseo e perfino rosso sotto il sole, bianco o plumbeo, verde, trasparente, torbido: il mare si colora di una gamma smisurata di sfumature che rimbalzano nei suoni delle voci, dei luoghi, delle musiche.
I canti presentano elementi nelle lingue locali: bulgaro, serbo, greco, ladino, turco e vari dialetti italiani. Si tratta dunque di un repertorio plurilingue, in cui talora una stessa melodia accompagna testi in lingue diverse, talora una stessa canzone si compone di strofe in varie parlate.
Musiche e canti ispirati alle diverse culture del mediterraneo e al dialogo tra i popoli; partendo dallʼItalia si parte per un viaggio che tocca Spagna, Nord Africa, Grecia e arriva fino ai Balcani. Particolarmente interessante la presenza di alcune sevdalinke bosniache, romanze dei sefarditi bosniaci nate principalmente da racconti popolari della tradizione orale. Come ad aprire finestre sul mediterraneo, Moni Ovadia assieme a Giovanni Seneca fonde musica, canto e parole in una originale forma di concerto teatrale.
Con Moni Ovadia, voce; Anissa Gouizi, voce; Giovanni Seneca, chitarre; Gabriele Pesaresi, basso; Francesco Savoretti, percussioni mediterranee. Testi di Ivo Andric, Paolo Rumiz e Moni Ovadia. Composizioni e arrangiamenti di Giovanni Seneca.
Teatro Vascello: 11 dicembre, ore 21:00. Prima assoluta a Roma – ingresso 15 e 12 euro.
Il 12 dicembre alle ore 21:00, invece, ad esibirsi sul palco del Teatro Vascello saranno i KlezRoym, uno dei più famosi gruppi europei di musica klezmer, che partendo dalla riscoperta del patrimonio musicale ashkenazita e sefardita, propongono un continuo lavoro di incontro tra diverse culture musicali (mediterranea, mediorientale, italiana), costruendo un suggestivo ponte sonoro tra musica popolare e jazz contemporaneo, con “Onde di suono mediterranee”.
Allo stesso tempo passionale e contemplativa, a volte selvaggia e frenetica, la musica Klezmer ha assorbito moltissimo dal folclore est-europeo e zigano, combinandolo con l’espressività tipicamente ebraica. Estremamente coinvolgente, il klezmer è un esempio di forma musicale
tradizionale in continuo sviluppo, che interagisce con successo con sonorità più moderne. La musica Klezmer è la radice e lo spunto per una ricerca che ha portato i KlezRoym a scrivere brani del tutto originali ed a realizzare arrangiamenti in cui la matrice tradizionale è importante riferimento musicale ma soprattutto modello di libertà ed apertura alle diverse matrici culturali dei musicisti del gruppo.
Con Gabriele Coen flauto, sax soprano, clarinetto; Andrea Pandolfo Tromba, flicorno; Riccardo Manzi chitarra, buzuki, voce; Andrea Avena, contrabbasso; Leonardo Cesari, batteria; Eva Coen, voce.
Teatro Vascello: 12 dicembre, ore 21:00 – ingresso 15 e 12 euro.

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