Visioni mediterranee

Alla Casa-Museo ‘Hendrik Christian Andersen’ di Roma la mostra con la produzione del siciliano Giuseppe Modica con protagonista il ‘Mare Nostrum’ e i dipinti diventati copertine di libri, fra cui anche di Leonardo Sciascia

Geometriche nei tratti, nitide, tonalità tenui soprattutto omaggiando il mare e il cielo, le ombre relazionate ai momenti della giornata e la luce del sole. Sono le particolarità che caratterizzano la produzione artistica di Giuseppe Modica nell’esposizione, ‘Rotte mediterranee e visione circolare’, visitabile fino al prossimo 15 settembre alla Casa-Museo ‘Hendrik Christian Andersen’ di via Pasquale Stanislao Mancini, a Roma. La mostra, curata da Gabriele Simongini e Maria Giuseppina Di Monte, che è anche la responsabile dello spazio espositivo, ospita una ventina di oli su tela realizzati fra il 2017 e il 2023.
Il Mediterraneo come scenario di molteplici vicende, brillanti e luminose, ma anche sciagurate e drammatiche, fra l’altro testimoniate e ricordate nel’Le rotte della tragedia’ del 2017 con una tricomposizione da complessivi centimetri 150-per-centimetri 300. Il ‘Mare Nostrum’ osservato e riprodotto da un punto particolare e strategico, la Sicilia. Dell’isola, in particolare di Mazara del Vallo, è originario Giuseppe Modica, che ha completato gli studi a Firenze prima del trasferimento nella capitale, in cui è stato docente di Pittura all’Accademia di Belle Arti e direttore del Dipartimento di Arti Visive.
Il mare e il cielo tinteggiati con diverse intensità; le navi, anche militari, a separare con la prua l’acqua salata; la luce del sole siciliano rapita in alcune proposizioni attraverso le fessure delle tapparelle delle finestre e le ombre dei massi, dei frangiflutti posti a delimitare i confini e a protezione del litorale. Un’altra caratteristica delle proposte pittoriche di Giuseppe Modica, che è stato presente sia in Italia che all’estero, fra cui alla 54^ Biennale Internazionale d’Arte Contemporanea di Venezia, a Palazzo Reale di Milano e alla Quadriennale di Roma al PalaExpo di via Nazionale, è la particolare cura e attenzione posta alla prospettiva. In alcuni oli, fra l’altro, è evidente la sensazione e la percezione di guardare un orizzonte dentro l’altro come fossero delle ‘scatole cinesi’ del panorama del cielo e del mare contrassegnato e suddiviso esclusivamente senza infastidire la visuale, ma semplicemente sfruttando le sfumature dei colori, celeste, azzurro e blu e sempre all’insegna di una corretta geometria.
La mostra è stata sostenuta dal PAC 2022-2023, il Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura, che ha consentito l’acquisizione di un paio di ‘lavori’ dell’artista siciliano, ‘Melinconia e Mediterraneo’ del 2017 e ‘Rifrazione. Atelier’ del 2020. I dipinti sono in bellamostra nel salone centrale e nei due laterali al primo piano dell’edificio costruito fra il 1922 e il 1925 seguendo le indicazioni disegnate dallo stesso Hendrik Christian Andersen. Palazzo con tanto di studio-laboratorio innalzato di un altro piano nel 1935 e ereditato dallo Stato italiano alla scomparsa nel 1940 all’età di 68 anni. Infatti era nato a Berger, in Norvegia, nel 1872. L’apertura al pubblico risale al 19 dicembre del 1999 nel cinquantanovesimo anniversario della morte. Maria Giuseppina Di Monte, a questo proposito, ha annunciato che prossimamente l’immobile diventerà una Casa-Museo con una riorganizzazione dell’esposizione delle opere e dei progetti di Andersen, come, fra l’altro, aveva sempre desiderato e che nella contemporaneità non era riuscito a far apprezzare completamente.
A Palermo, nel 1986, Giuseppe Modica ha conosciuto, fra gli altri, Leonardo Sciascia, per il quale ha offerto dei disegni per le copertine di alcuni libri, che arricchiscono la mostra romana. E non solo a Sciascia i dipinti di Modica hanno contraddistinto e abbellito i volumi di altri scrittori, che sono custoditi e visibili all”Hendrik Christian Andersen’.
Il catalogo che affianca l’iniziativa culturale è stampato da Maretti Editore. La mostra, ‘Giuseppe Modica. Rotte mediterranee e visione circolare’, può essere ammirata fino al 15 settembre, dal martedì alla domenica, nella fascia oraria oscillante fra le 9 e 30 e le 19 e 30.

 

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