Il busto di Urbano VIII

Esposizione a Palazzo Barberini del bronzo realizzato da Gian Lorenzo Bernini. Confronto con quello in marmo

 

Uno accanto all’altro. Per la prima volta. Nella Sala ‘Sacchi’ di Palazzo Barberini, a Roma, è possibile ammirare sia il busto in bronzo di Urbano VIII realizzato da Gian Lorenzo Bernini nel 1658 che la versione in marmo del ‘Ritratto’ dell’allora Papa che risale al 1655. Quella Sala del Palazzo di via delle Quattro Fontane è stata riallestita nell’ottobre del 2021 ed è dedicata e riservata proprio ai protagonisti della famiglia Barberini con i dipinti e i ritratti di Urbano VIII e dei nipoti scolpiti da Gian Lorenzo Bernini, Giuliano Finelli, Carlo Maratti e Lorenzo Ottoni.
Il busto in bronzo di Urbano VIII, visibile fino al prossimo 30 luglio, arriva dalla collezione del principe Corsini, a Firenze fin dalla metà dell’Ottocento in seguito al matrimonio di Anna Barberini con Tommaso Corsini, che risale al 1858. Gian Lorenzo Bernini nel corso del papato di Maffeo Vincenzo Barberini ha realizzato numerose effigi in marmo e in bronzo. “Per celebrare il quarto centenario dell’elezione di Urbano VIII siamo impegnati nell’allestimento di di una grande mostra proprio sui Barberini. Il continuo arricchimento di opere nella Sala ‘Sacchi’ alimenta la curiosità per l’imponente storia che questo Palazzo conserva”, ha rilevato la direttrice delle Gallerie Nazionali di Arte Antica Flaminia Gennari Sartori.
Le segnalazioni della realizzazione, secondo le ricostruzioni, risalgono al 1928, in particolare nello scritto, ‘La storia dei papi’, di Ludwig von Pastor. Per un periodo è stata considerata una “replica mediocre” del busto in bronzo esposto al ‘Louvre’ donato dalla famiglia Barberini a Luigi XIV nel 1672. Un paio di missive del 1655 e del 1656, però, portano a pensare che i due esemplari fossero stati commissionati direttamente dal cardinale Antonio Barberini a Gian Lorenzo Bernini. Il busto in bronzo è la testimonianza della formula ritrattistica che Bernini aveva elaborato negli anni Trenta del Seicento soprattutto per Urbano VIII.
Maffeo Vincenzo Barberini era originario di Firenze. Nato nell’aprile del 1568 è stato ordinato sacerdote nel 1604, arcivescovo poco dopo su decisione dell’allora Santo Padre Clemente VIII e, quindi, cardinale nel 1606 per volere di Paolo V. Nel 1623 è stato eletto Papa con il riferimento di Urbano VIII fino alla scomparsa nel 1644. “Huomo raro, ingegno sublime e noto per disposizione divina e per gloria di Roma a portar luce al secolo”, aveva affermato Urbano VIII su Gian Lorenzo Bernini, nato a Napoli nel 1598. Scultore, pittore, urbanista, architetto, scenografo, commediografo. Bernini, insomma, è stato un artista poliedrico, multiforme ed è considerato uno dei massimi protagonisti della cultura di quel secolo.
L’esposizione ‘Gian Lorenzo Bernini. Il busto di Urbano VIII in prestito dal Principe Corsini’ può essere ammirata fino al 20 luglio del 2023 dal martedì alla domenica nella fascia oraria 10-18 e dal 29 ottobre la chiusura sarà posticipata alle ore 19.
Nell’occasione è stata annunciata la nuova web-app Sala ‘Sacchi’ realizzata da Nitida Immagine. E sarà anche possibile accedere alla Cupola di Pietro da Cortona, che prima poteva essere vista solo dall’esterno.

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