Era il novembre del 1959 quando per la ripetuta impossibilità di una costante esercitazione nelle acque del Golfo di Gaeta a causa delle limitate condizioni atmosferiche favorevoli la Guardia di Finanza ha deciso di trasferire il riferimento remiero alla vicina Sabaudia, sul più placido e rassicurante lago di Paola. Dall’anno successivo la cosiddetta ‘città delle dune’ è diventata l’ambiente e il clima ideale per la preparazione di canoisti e canottieri. Sabaudia nel sessantesimo anniversario ha voluto omaggiare la presenza della Scuola Nautica con la dedica di una centralissima area verde, in via Regina Elena, all’inizio di Corso Vittorio Emanuele II. Il Parco delle Fiamme Gialle è stato inaugurato alla presenza, fra gli altri, del comandante del Centro Sportivo gialloverde Flavio Aniello; del sindaco di Sabaudia Giada Gervasi; del prefetto di Latina Maurizio Falco; dell’assessore regionale del Lazio Enrica Onorati e del segretario generale del CONI Carlo Mornati. Per l’occasione PosteItaliane, rappresentata dal condirettore Giuseppe Lasco, hanno emesso un annullo filatelico. L’alto ufficiale della Guardia di Finanza Flavio Aniello ha ricordato che questo è anche un modo per cercare di “tornare alla normalità dopo la cancellazione di quasi tutte le manifestazioni in calendario a causa del Covid-19”. Il sindaco Giada Gervasi, da parte sua, ha sottolineato la scelta risalente al 1960 e “i sessant’anni di successi in ambito sia sportivo che sociale a vantaggio di tutta la comunità”. Un chiaro ed eloquente riferimento anche all’esempio di sensibilità “mostrata dalle Fiamme Gialle durante l’emergenza scolastica, che ha consentito ai vari istituti di utilizzare gli uffici aprendo le porte delle caserme al mondo dell’istruzione didattica”. Il segretario generale del CONI Carlo Mornati, oltre ad essere messaggero del saluto del presidente Giovanni Malagò, ha ribadito “il vantaggioso bottino degli atleti delle Fiamme Gialle per rafforzare il medagliere italiano nelle molteplici edizioni dei Giochi” dei cinque cerchi pluricolorati. L’assessore all’Agricoltura, alla Promozione e alla Filiera del Cibo, all’Ambiente e alle Risorse Naturali Enrica Onorati, originaria di Priverno, ha rappresentato il vertice della Giunta Nicola Zingaretti, mentre il prefetto di Latina Maurizio Falco ha sostenuto “i valori dello sport, caratterizzati dal sacrificio, dalla dedizione e dal rispetto delle regole e degli avversari da tramandare ai più giovani”. Sessanta sono anche gli anni dall’Olimpiade di Roma, prima vera edizione moderna dei Giochi, spartiacque anche sociale, all’avanguardia, anche per il riconoscimento e l’apertura alle discipline paralimpiche. E, così, non poteva mancare il ricordo ad Aldo Dezi, argento a Roma nel 1960, che ha aperto il medagliere olimpico della canoa e ad Alberto Schiavi, primo atleta delle Fiamme Gialle a partecipare ai Giochi in quella stessa specialità con il compianto Cesare Zilioli. Schiavi è stato anche uno dei più veloci ad arrivare alla Scuola Nautica del Basso Lazio. Altri protagonisti sulle diverse imbarcazioni e nelle varie distanze e percorsi, fra l’altro, sono stati Salvatore Ibba e Gilberto Moretti; i plurimedagliati Beniamino Bonomi, un oro e tre secondi posti nella canoa; Agostino Abbagnale, della stessa famiglia del presidente federale Giuseppe Abbagnale, un tris di pregiati titoli olimpici nel canottaggio in altrettante diverse edizioni: Simone Raineri, all’oro nel 2000 a Sydney e secondo posto a Pechino nel 2008 con Simone Venier; Giuseppe Vicino, bronzo a Rio de Janeiro con Domenico Montrone nel 2016; Matteo Lodo, nel 2017 a Sarasota, in Florida, negli Stati Uniti; Sabino Bellomo, primo oro per le Fiamme Gialle nel 1988 a Seul e le ultime corone mondiali conquistate, a Plovdiv, in Bulgaria, nel 2018, nel quattro di coppia, da Giacomo Gentili e Luca Rambaldi. Sul registro dei campioni non poteva mancare Antonio Rossi, l’attuale cinquantunenne responsabile ai Grandi Eventi Sportivi della Regione Lombardia, che ha collezionato medaglie di ogni metallo in tutte le più importanti competizioni internazionali della canoa. Ai Giochi, da Barcellona 1992 ad Atene 2004, tre ori, un argento e un bronzo; ai mondiali, da Duisburg 1995 a Dartmouth 1997, tris d’oro, altrettanti secondi posti e una presenza sul gradino più basso del podio e all’Europeo, un primo e tre terzi piazzamenti. La specialità oscillava fra il K1, K2 e K4, dai 500 ai 1000 metri. Nell’area della piazza del Comune è stata allestita una esposizione per i successi raggiunti attraverso l’evoluzione tecnologica dei materiali necessari nel corso degli anni per l’attività agonistica. Un’escalation sia per i sistemi di allenamento che per i materiali e il designer dell’attrezzatura utilizzata nelle competizioni. Nella città pontina dal 1963 è operativamente accogliente la sezione per i giovani. È in grado di ospitare attivamente oltre 150 appassionati di canoa e canottaggio fra i 9 e i 18 anni in arrivo dall’intera provincia del Basso Lazio.
|