Illustrati nella capitale i progetti di rigenerazione urbana in sette comuni, Matera, Padova, Prato, Reggio Emilia, Roma, Taranto e Torino, promossi e organizzati dalla UISP
Sette progetti in altrettante aree della nostra penisola realizzati per una ‘rigenerazione urbana’, una ‘migliore qualità della vita’ che favorisca la ‘democrazia’, in quanto consente il comune e crescente utilizzo soprattutto per l’aggregazione, la conseguente socialità e l’attività psicofisica, elemento essenziale anche per l’aspetto sanitario. Il bilancio delle iniziative, promosse e organizzate dall’UISP con il contributo del Dipartimento per lo Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, è stato tracciato e illustrato nella capitale in uno spazio delle Industrie Fluviali, altro esempio di riqualificazione dei quasi 2.000 metri/quadrati del passato Lavatoio Lanario Sonnino, attivo e operativo negli anni del Novecento.
La cosiddetta ‘transizione sportiva’ con quella ecologica, digitale e demografica, è stata il ripetuto riferimento degli interventi dei rappresentanti delle istituzioni, della pubblica amministrazione, della sanità, delle imprese e del Terzo Settore. Tiziano Pesce, presidente dell’UISP, l’Unione Italiano Sport Per tutti, ha sottolineato “l’impegno dei comitati territoriali e regionali coinvolti per completare le varie fasi del piano, poi apprezzato e partecipato e per il riconoscimento degli enti pubblici sull’obiettivo. Lo sport è utile per superare le diseguaglianze e per sollecitare l’inclusione sociale e il rispetto dell’avversario e delle regole”. I progetti sono stati condivisi con i presidenti delle zone interessate e con le rispettive amministrazioni pubbliche locali e anche con gli istituti scolastici per favorire la partecipazione dei più giovani sempre più penalizzati per la carenza di strutture idonee e di impianti adeguati. A queste difficoltà sono inevitabilmente sommate le realtà economiche delle famiglie che non possono far fronte ai costi dell’iscrizione e della frequentazione in palestre e piscine private e ai campi della scuola-calcio.
Il progetto ‘Sport Civico’, inserito nel piano ‘Processi di pianificazione urbana’ finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il.competehte Dipartimento con un Bando del 2022, ha riguardato sette località: Matera, Padova, Prato, Reggio Emilia, Roma, Taranto e Torino. Nella città lucana gli interventi hanno riqualificato piazza degli Olmi; nella zona veneta di Veggiano è stato riattivato il Parco della Memoria; in Toscana è stato abbellito il quartiere Fontanelle; nel capoluogo emiliano è stato ripulito il Parco del Noce Nero; nella capitale è stata attrezzata la Riserva Naturale ‘Valle dell’Aniene’ del Quarto Municipio; nel perimetro pugliese è stato rigenerato il Parco Iannelli e in Piemonte sono stati interessati il Parco ‘Giuseppe Di Vittorio’ e via Cumiana.
Le molteplici fasi, articolate in quasi quindici mesi, hanno coinvolto sia le amministrazioni pubbliche comunali che le popolazioni anche nell’organizzazione delle manifestazioni sportive e di intrattenimento. Al civico 35 di via del Porto Fluviale sono state ricordate le ‘Strategie per il successo’ dell’iniziativa, avviate con il coordinamento fra gli enti e chi era interessato all’organizzazione e alla partecipazione di attività ludico-ricreative; il riconoscimento della validità e il supporto della gestione delle iniziative di una ‘transizione sportiva’ equa ed efficace; l’informazione il più possibile capillare alla popolazione “per co-creare una educazione e una cultura della socialità e della salute attraverso gli interventi sugli spazi urbani e il miglioramento dei luoghi e l’attaccamento e la cura del tempo; l’indicazione delle necessità dei locali e la riconquista delle aree poi disponibili per chi abita nei rispettivi comuni”.
Nel corso del convegno è stato rilevato come “nel 2050 quasi il 70% sarà residente nelle aree urbane”, che, quindi, dovranno essere attrezzate e accoglienti. L’iniziativa della UISP è stata sostenuta anche da Sport e Salute, dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani, dalle università, dagli istituti di ricerca e di quelli scolastici. Alla giornata di presentazione dei risultati ottenuti nelle varie rigenerazioni hanno offerto il contributo, fra gli altri, il presidente di ISCA, l’International Sport e Culture Association Mogens Kirkeby; la sociologia urbana danese Astrid Marie Astrupgaard; il referente dell’ANCI dell’Emilia Romagna Luciano Gallo; la docente dell’Università di Ferrara Elena Dorato; la coordinatrice dell’Area Istruttoria di Sport e Salute Francesca Nicotera; il direttore dell’Unità Operativa Medicina dello Sport e Promozione Salute di Piacenza Giorgio Chiaranda e il vertice della Labsus, il Laboratorio per la Sussidiarietà, Pasquale Buonasora.
Il presidente di ISCA, il danese Mogens Kirkeby, in particolare, ha ricordato come “l’attività sportiva vale in Europa il 2% del PIL”, il Prodotto Interno Lordo “e oltre il 2% del livello occupazionale, soprattutto giovanile”. Gli interventi sono stati coordinati da Vincenzo Manco, responsabile del Centro Studi e Terzo Settore della UISP.