Serate teatrali

A Testaccio il ‘Roma Fringe Festival’. 36 gli originali spettacoli in programma di compagnie anche internazionali

Una quarantina di spettacoli mai rappresentati sui palcoscenici della capitale e la maggior parte neanche su quelli della nostra penisola. Alzato il sipario sul cartellone della settima edizione del ‘Roma Fringe Festival’ in programma dal 7 al 28 gennaio all’ex Mattatoio di Testaccio, area ‘La Pelanda’, di piazza Orazio Giustiniani. I variegati trentasei spettacoli, selezionati dalla commissione artistica coordinata da Fabio Galadini, arrivati da ogni parte del nostro Paese, ma anche dall’Inghilterra e da Israele.
Indipendenza” è il filo conduttore del Festival. Quattordici teatri italiani nella prossima stagione ospiteranno nella programmazione lo spettacolo vincitore dell’edizione 2019 della rassegna, che consumerà la serata decisiva e conclusiva, il 28 gennaio, sul palcoscenico del ‘Vascello’ di via Giacinto Carini, gestito dall’attrice Manuela Kustermann. L’inizio delle rappresentazioni è fissato per le ore 20.
A Testaccio il Festival arriva dopo essere stato di scena in altri caratteristici scenari della Città Eterna, come, fra l’altro, Villa Ada, i Giardini di Castel Sant’Angelo e Villa Mercede. Nel 2017 hanno proposto il rispettivo spettacolo ben 350 compagnie per un cartellone che prevedeva una quarantina di esibizioni.
Il ‘Fringe’ è il più importante appuntamento di spettacolo dal vivo nel mondo, in quanto è promosso e organizzato in ogni capitale culturale per un totale di quasi 240 rassegne. Almeno 19 milioni di persone partecipano annualmente in tutto il pianeta a quasi 80 mila spettacoli, nei quali sono protagonisti oltre 170 mila artisti. Partito nel 1947 dalla scozzese Edimburgo il Festival è sbarcato a Roma nel 2012 sostenuto dalla World Fringe Society e gestito artisticamente da Davide Ambrogi. Numerosi, naturalmente, gli attori i
n scena nel corso delle molteplici stagioni anche di livello e richiamo internazionale. Attualmente il Festival rappresenta un punto di riferimento per tutte le compagnie cosiddette ‘indipendenti’.
Una delle caratteristiche del Festival riguarda la capacità di avvicinare al teatro un gran numero di persone e anche chi non è inizialmente appassionato e offrire l’opportunità alle compagnie di mettere in scena i rispettivi spettacoli.
I vincitori di Roma hanno ottenuto riconoscimenti anche internazionali, fra cui a San Diego e a New York. Attesa nel 2019 la rappresentazione a Sydney del trionfatore dello scorso anno.
Il Festival sarà accompagnato da un paio di incontri, il 24 e il 25 gennaio nella Sala Convegni del MACRO, con il professor Ferruccio Marotti su ‘Politiche e creatività del teatro indipendente in Italia e nel mondo’; dall’esperienza con Riccardo Brunetti nell’ambito del progetto ‘Attorta’ e a ‘La Pelanda’ da presentazioni di libri, una vetrina sulla nuova editoria. Prevista anche la partecipazione di alcuni rappresentanti del panorama teatrale.

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