Pixarlandia al PalaExpo

Mostra sull’ultratrentennale produzione della casa cinematografica americana dal 2006 della Walt Disney

La base è negli Stati Uniti, in California, a Emeryville. La Pixar Animation Studios è stata fondata nel 1979 come Lucas Film Computer Graphics Project dal trio composto da Edwin Gatmull, Steve Jobs e Alvy Ray Smith, trasformata nel febbraio dell’86 nell’ancora attuale denominazione. Dal 2006 è nel paniere della Walt Disney Company. Negli anni ha ottenuto numerosi riconoscimenti internazionali relativi all’attività, che, fra l’altro, ha portato per la prima volta allo sviluppo, da parte di una casa cinematografica, di un lungometraggio realizzato interamente con una modernissima tecnica grafica computerizzata, ‘Toy Story-Il mondo dei giocattoli’.
Nel 2016 l’originale apertura a Tokyo della mostra, ‘Pixar. 30 anni di animazione’, poi continuamente aggiornata, come quella allestita in Italia, a Roma, negli ampi spazi del Palazzo delle Esposizioni della centralissima via Nazionale. Un affascinante percorso che testimonia la creatività delle storie e dei personaggi e l’avanzamento tecnologico dall’intero gruppo. Risale al 1994 il logo animato ideato per la Paramount. Sui pannelli, in bellamostra al Palazzo delle Esposizioni romano, la storia della Pixar con l’indicazione delle varie tappe, i successi, le evoluzioni e i premi assegnati, fra cui degli Oscar. Il massimo fra i riconoscimenti nel settore cinematografico. E i record registrati al botteghino per le programmate animazioni. Sei lungometraggi sono riusciti a incassare oltre 2 miliardi e 500 milioni di dollari. Dal 1995 al 2004 il catalogo del primato riporta, ‘A Bug’s Life-Megaminimondo’, ‘Toy Story 2-Woody e Buzz alla riscossa’, ‘Monster&Co., uno dei primi film d’animazione candidato all’Oscar e ‘Gli Incredibili-Una normale famiglia di supereroi’, in grado di vincere la preziosa statuetta consegnata nella ben nota Notte californiana.
La mostra di via Nazionale, curata da Elyse Klaidmane e per l’edizione italiana con il sostegno di Maria Grazia Mattei, è in grado di soddisfare ogni curiosità con i personaggi dei racconti riferimento e approfondimento per i visitatori. I pannelli informano anche le varie fasi della lavorazione, dall’ideazione e al susseguente copione alle parole da inserire, dai disegni, i primi bozzetti ai modelli, dai movimenti alla realizzazione delle vicende e, poi, i suoni, le musiche, le luci, le superfici, gli sfondi, gli scenari, il montaggio. I particolari riguardano, fra l’altro,
la modellazione, i colori, l’animazione, l’ombreggiatura, l’illuminazione e il posizionamento per le inquadrature.
La mostra, che può essere curiosamente visitata fino al prossimo 20 gennaio, ricorda quasi tutte le realizzazioni, fra cui, ‘Cars-Motori ruggenti’, ‘Ratatouille’ e le altre versioni di ‘Toy Story’, ‘Gli Incredibili’ e i ‘Monster’, ma anche ‘Wall-E’ e ‘Up’ di Pete Docter. La Pixar, comunque, ha prodotto realizzazioni anche per il piccolo schermo domestico. Il catalogo è pubblicato dalla Chronicle Books di San Francisco.

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