Con gli scatti della macchina fotografica, perenne compagna di viaggio, ha raccontato le varie vicende e situazioni in ogni angolo del pianeta. I flash sono esposti al MAXXI, il Museo nazionale delle Arti del XXI secolo, per l’attesa esposizione, ‘Paolo Pellegrin. Un’antologia’, curata da Germano Celant. Oltre 150 immagini di uno dei più importanti fotografi attualmente operativi sul pianeta. È solo una minima parte del grande patrimonio del professionista romano di 54 anni. Il percorso, in pratica, è articolato fra gli estremi del buio e della luce. Foto in bianco e nero e a colori. L’inizio è oscurato per descrivere le difficoltà e le sofferenze di alcune popolazioni coinvolte in conflitti, viaggi della speranza, alla ricerca di una migliore quotidianità e del futuro abbellito e arricchito di opportunità; poi, la visibilità della natura, dell’ambiente e di una rinnovata condizione sociale. Paolo Pellegrin ha posto l’obiettivo dal 1998 al 2017 a Gaza; a Guantanamo; alla barriera fra gli Stati Uniti e il Messico; in Nigeria; a Ramallah; a Milwaukee; in Libano e in Libia; in Indonesia; in Cambogia; in Grecia; in Iraq; in Sudan; in Algeria, ma anche nella ex Jugoslavia e in Albania. L’aspetto naturale delle zone è testimoniato, fra l’altro, con un tris di maxifoto dell’Antartide. La mostra, alla galleria 5 del terzo piano della struttura di via Guido Reni, è caratterizzata proprio dall’alternanza geometrica delle inquadrature. Una lunga parete ospita un originale collage corredato dai vari block notes utilizzati per disegni, ritratti e pensieri raccolti nel corso delle spedizioni in giro per il mondo. La rassegna fotografica è stata anche l’occasione per presentare la prima parte del progetto realizzato lo scorso gennaio a L’Aquila. Al piano terra del MAXXI è esposta una figura politica di quasi 2 metri-per-3 metri composta da ben 140 piccole immagini in bianco e nero. Altre immagini saranno esposte per la prima volta nel 2019 a Palazzo Ardinghelli della città abruzzese nell’ambito dell’iniziativa MAXXI-L’Aquila sostenuta anche dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo per sollecitare la rinascita dell’area attraverso questo tipo di iniziative. Il tour espositivo prevede anche un video realizzato da Panottica con il sottofondo sonoro ‘Music for babies’ composto da Howie B. La carrellata di immagini potrà essere vista fino al 10 marzo del 2019, dal martedì alla domenica, nella fascia oraria 11-19. Il sabato la chiusura è posticipata alle 22. La mostra è accompagnata da una voluminosa pubblicazione curata da Germano Celant con tiratura limitata e copie numerate. Pellegrin ha vinto 10 World Press Photo Award ed è componente di Magnum Photos. Ha ottenuto anche altri riconoscimenti, fra cui l”Eugene Smith Grant in Humanistic Photogallery’; il ‘Robert Capa Gold Medal Award’; la ‘Leica Medal of Excellence’ e l”Oliver Rebbot Award’.
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