Femminismo lituano

Dopo Vilnius, Roma. Mostra all’Istituto Nazionale della Grafica dell’inizio dell’emancipazione

M/A\G/M\A è un progetto di collaborazione fra artiste italiane e lituane, in modo da accompagnare e testimoniare la trasformazione sociale e culturale al femminile. Riferimento a la Marcia delle Donne per protestare contro gli abusi, le molestie e l’ineguaglianza sui posti di lavoro. Questa fase nuova per il Paese dell’ex Unione Sovietica ha prodotto prima una esposizione a Vilnius e ora a Roma, a Palazzo Poli, nelle sale dell’Istituto Nazionale della Grafica.
Oltre sessanta produzioni arricchiscono la mostra ‘MAGMA-Il corpo e la parola nell’arte delle donne tra Italia e Lituania dal 1965 a oggi’, curata da Carpi De Resmini e Laima Kreivyté, promossa dal Ministero della Cultura della Repubblica della Lituania, dall’Istituto Culturale Lituano e dal Consiglio Lituano per la Cultura e sostenuta dalla Lithuanian Art Museum e dalla National Gallery of Art.
Una quarantina le firme di diverse nazionalità, fra lituane, italiane, argentine, americane, canadesi e austriache, che hanno contribuito alla rassegna.
L’iniziativa romana è stata ampliata rispetto a quella dell’aprile dello scorso anno alla National Gallery of Art di Vilnius.
Una delle prime manifestazioni al femminile risale al 1977 ed era stata curata da Romana Loda.
l progetto M/A\G/M\A ha l’obiettivo anche di approfondire la nascita e l’origine dell’arte femminista e del femminismo nel nostro Paese e posto a confronto con le origini di quello in Lituania, dove ha meno anni ed esperienze. Il titolo di riferimento, ‘MAGMA’, ricorda anche la materia attiva al di sotto della crosta terrestre.
L’esposizione è articolata in una decina di sezioni.
Per le realizzazioni le artiste hanno utilizzato ogni tipo di materiale, dalle stoffe al legno, dalle lastre di vetro per i disegni e le stampe di foto all’acrilico. E, poi, le composizioni con i fili di lana e i ricami sui libri.
Angolo d
i abitazione, fotografie su poliestere e sul cartoncino, inchiostro indiano sulla pergamena per ‘Trascrizioni del pensiero’ realizzata da Irma Blank nel 1974.
Spazi per le installazioni, i video, le performance, le foto, i collage con i ritagli di giornali, i manifesti e i libri, che occupano un’area dove immagini, grafia, segni e parole per testimoniare il valore dell’iniziativa.
Ad arricchire la mostra, visitabile gratuitamente fino al prossimo 2 aprile dal mercoledì alla domenica nella fascia oraria 14-19, il catalogo pubblicato in italiano e in inglese da Quodlibet con interventi delle curatrici e dei componenti del comitato scientifico.

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