Lo spettacolo è un caleidoscopio di musiche e danze di varia provenienza, dalla santeria cubana alla ritualità indiana, un incontro di diverse culture dalle atmosfere magiche e suggestive. Il titolo ebbò deriva da un vocabolo yoruba (Nigeria) e sta ad indicare l’offerta rituale, una manifestazione del più puro spirito di gratitudine nei confronti di tutto l’esistente. Nei popoli primitivi le offerte erano parte integrante della comunità. Il rituale si esprimeva durante le cerimonie di preghiera in cui le offerte servivano a propiziare divinità e favorire eventi positivi. Si offrivano conchiglie, frutta, pietre, acqua, prodotti della terra, ma anche musiche, canti e danze per canalizzare le energie e comunicare con le forze primordiali. In questo modo veniva rievocato il contatto con l’invisibile e la profonda relazione tra spirito e materia. “Ebbò” è uno spettacolo pieno di energia, rivitalizzante e coinvolgente; vi domina il tamburo, il cui ritmo rappresenta il battito del cuore, le sue frequenze, i suoi sussulti; le danze, di pura contaminazione stilistica, sono impreziosite da maschere ed eleganti costumi. I video innovativi, introducono nuovi spazi che riportano l’arte nella natura. Con questo nuovo spettacolo, Maria Grazia Sarandrea e Giovanni Imparato, continuano la loro ricerca sugli aspetti archetipici ed antropologici della danza e della musica, arti magiche in cui si esprime la massima libertà dell’io, forme di preghiera necessarie alla vita. Il loro linguaggio universale è rievocato in “Ebbò” tramite figure fantastiche, divinità del mare, dee guerriere, culti astrali e cerimonie di purificazione come in un grande rito contemporaneo. I contributi video sono a cura di Alessandra Stabile e Fabrizio Barraco, i costumi sono stati creati da Enrica Barbano. Biglietteria: Intero € 15,00 – Ridotto over 65 e studenti € 12,00 Servizio di prenotazione € 1,00 a biglietto. Teatro Vascello (Via Giacinto Carini, 78 – Roma) Info: 06.5881021/06.5898031 – www.teatrovascello.it – promozione@teatrovascello.it
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