‘The Loop’. Il prossimo 18 maggio al Circo Massimo originale prova di atletica leggera con l’obiettivo di migliorare la condizione fisica e il rapporto sui posti di lavoro. Previsto anche un convegno su sport, solidarietà, inclusione e spiritualità
Dopo Milano, Roma. Sabato 18 maggio al Circo Massimo. La sperimentazione nel capoluogo lombardo è stata soddisfacente e la proposta nella capitale è originale e inedita non solo per la Città Eterna, ma anche per il nostro Paese. ‘The Loop’, la staffetta podistica riservata alle aziende, è stata presentata in Campidoglio, nella Sala ‘Laudato Si’, da Florence Mangin, responsabile dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede; da José Fraga Miguel Cardoso del Dicastero per la Cultura e l’Educazione; da Alessandro Onorato, assessore ai Grandi Eventi, alla Moda, allo Sport e al Turismo del Comune di Roma; da Andrea Trabuio, direttore generale di MG Sport e da Alessandro Tappa, presidente di Sport Senza Frontiere.
L’iniziativa prevede un tris di appuntamenti, dalle ore 16. L’inizio sarà dedicato all’individuale dei giovani e dai giovanissimi dai 4 ai 14 anni sui 1000 metri, poi sarà in scena la ‘Staffetta della Solidarietà’ con quattro componenti per squadra che dovranno percorrere 2500 metri, quindi, alle ore 18 e 30, il via alle formazioni della stessa azienda chiamati a correre complessivamente 20 chilometri. Ogni frazionista sarà impegnato su 5000 metri, in pratica due giri dell’anello ricavato nello storico Circo Massimo. La manifestazione sarà conclusa quando tutti i componenti avranno oltrepassato la linea del traguardo, comunque entro il tempo massimo di 3 ore.
“L’attività fisica e il lavoro è ormai un legame da consolidare”, almeno a sentire gli esperti, che hanno ribadito “un comportamento e un impegno professionale migliore”. Non solo. L’appuntamento è anche una fase di prevenzione sanitaria e “sociale, in quanto lo sport unisce” oltrepassando le differenze economiche, politiche, di religione e di nazionalità e abituando al rispetto delle regole, del comportamento e dell’avversario.
La diplomatica francese ha ricordato come gli ormai prossimi Giochi dei cinque cerchi multicolorati, in programma a Parigi, avranno tre importanti caratteristiche collegate “all’ambiente, alla parità di genere e alla solidarietà”. E, inoltre, “duecentomila ticket saranno offerti a chi è in difficoltà economiche e non avrebbe la possibilità di vedere direttamente le gare” della festa quadriennale dello sport. L’Olimpiade è in programma dal 26 luglio all’11 agosto a Parigi. E, poi, la Paralimpiade dal 28 agosto ai primi giorni di settembre.
Lo slogan, ‘Where Team Building Runs’, accompagna la kermesse, che, comunque, “oltrepassa il semplice esito sportivo, ma è importante per migliorare la rispettiva condizione fisica e i legami all’interno del gruppo favorendo un senso di appartenenza e di collaborazione”, ha affermato Andrea Trabuio, direttore generale di MG Sport, che ha promosso l’iniziativa con Sport Senza Frontiere. E proprio il ricavato della manifestazione sarà utile a sostenere il progetto ‘Joy’ di Sport Senza Frontiere, l’associazione impegnata dal 2011 “a contrastare la povertà educativa e la diseguaglianza sociale attraverso iniziative” che hanno come comun denominatore l’attività sportiva in grado di diventare “strumento di aggregazione, inclusione, crescita e integrazione”, ha sottolineato il presidente Alessandro Tappa. Al momento Sport Senza Frontiere opera a Bergamo, a Domusnovas in Sardegna, a Milano, a Napoli, a Novara, a Roma e a Torino. Le proposte hanno trovato la collaborazione della medaglia di bronzo ai Giochi di Londra del 2012 Fabrizio Donato e del triplista cubano naturalizzato italiano Andy Diaz Hernandez, che potrebbe essere uno dei protagonisti all’appuntamento olimpico nella capitale francese.
Da “una recente ricerca dell’Osservatorio di Fitprime emerge che l’86,1% di chi inizia un’attività fisica prova un miglioramento nel generale benessere, il 56,1% una riduzione dello stress e il 13% anche una maggiore condizione sul posto di lavoro”, ha sostenuto l’assessore Alessandro Onorato. “Praticare una qualsiasi disciplina sportiva dovrebbe essere un diritto per tutti e, invece, non è così per molti giovani e giovanissimi a causa delle difficoltà economiche delle rispettive famiglie. In questi casi dovrebbero essere soprattutto le strutture pubbliche, ma anche le associazioni come Sport Senza Frontiere e i classici oratori a soddisfare e assorbire le eventuali necessità e a sollecitare le frequentazioni” dei ragazzi e delle ragazze.
In Campidoglio è intervenuto anche il reverendo José Miguel Fraga Cardoso del Dicastero per la Cultura e l’Educazione che ha ribadito come “lo sport sia importante per migliorare il livello della società”. La competizione è affiancata da un convegno internazionale su ‘Sport e Solidarietà’ promosso all’Istituto francese Centro ‘San Luigi’ e organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione e dall’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede. Dal 16 al 18 maggio, sul filo conduttore, ‘Mettere la vita in gioco’, saranno affrontate alcune importanti tematiche, fra cui, ‘Chiesa e sport. Un legame da approfondire’ e ‘Uomo e sport, entre corps performé et corps performant’.
Le giornate saranno aperte da un messaggio di Papa Francesco e dagli interventi di José Tolentino Mendonca, cardinale e prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione e della stessa Florence Mangin, la diplomatica francese presso la Santa Sede. Attese le presenze dei rappresentanti della Chiesa, di alcune università sia italiane che internazionali,, dell’attuale vicepresidente del CONI Silvia Salis, dell’ex atleta e coach paralimpico Arturo Mariani e della manager sportiva Francesca Salvia.
Prima del finale è risuonato nella Sala del Colle romano un emblematico richiamo, ‘se vuoi andare veloce corri da solo, ma, se volessi andare lontano, vai con i tuoi amici’, ovvero in compagnia, praticamente con la squadra.