Comunità di viaggiatori

A Rimini dal 19 al 21 novembre è previsto il Forum della Mobilità Sostenibile Condivisa. Incontri, confronti e proposte fra gli amministratori pubblici e gli operatori del settore anche per contenere le emissioni inquinanti e il traffico veicolare

L’appuntamento è stato già calendarizzato, dal 19 al 21 novembre alla Fiera di Rimini, dove sono previsti incontri, confronti, proposte e analisi sull’evoluzione del trasporto, sull’organizzazione, sulla gestione e su come cercare di contenere la quota dei mezzi in circolazione sulle strade della nostra penisola. Infatti l’Italia vanta una non invidiabile posizione nella graduatoria europea in merito al numero di immatricolazioni, 693,20 ogni 1.000 abitanti, “bebè e ultranovantenni compresi, ma la maggior parte del tempo occupano spazi pubblici”, ha rilevato Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, che ha partecipato alla presentazione dell’approfondimento all’Expo Centre della città romagnola.
Il velo sulle tematiche del Forum della Mobilità Sostenibile Condivisa è stato alzato nella capitale alla presenza, fra gli altri, dei rappresentanti dell’Italian Exhibition Group e dell’Intermobility and Bus Expo, organizzatori dell’importante convegno in collaborazione con la Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. Evidente il filo conduttore del Forum, che sarà per gli amministratori pubblici e gli operatori del settore sia l’analisi dell’attuale situazione che le strategie per migliorare e sviluppare il trasporto condiviso in un Paese dove l’uso e il possesso dell’auto privata è ancora fortemente radicato e testimoniato dalle cifre delle statistiche.
Raimondo Orsini ha anticipato la proposta del ‘ventaglio’ delle possibilità e alcune soluzioni rappresentate dalla condivisione per gli spostamenti e non solo cittadini. ‘LessCARS’, dove sta per ‘meno auto’ e nella scomposizione di ‘CARS’, ‘Connected-Autonomous-Renewable-Shared’, come dire ‘Connessa-Autonoma-Rinnovabile-Condivisa’. Una doppia interpretazione.
Maurizio Renzo Ermeti, presidente di IEG, Italian Exhibition Group, ha sostenuto che “il trasporto privato mortifica l’impegno di quello pubblico. Le tecnologie dovrebbero e potrebbero facilitare la mobilità”, come “gli incontri e lo scambio di esperienze”, ha ricordato Alessandra Astolfi. La responsabile della Divisione Green&Technology dell’Italian Exhibition Group ha anche sottolineato come nella tre-giorni alla Fiera di Rimini saranno ascoltate e valutate sia le proposte delle aziende che l’andamento del mercato” in continua e costante evoluzione.
La collaborazione fra tutte le componenti del comparto è stata più volte richiamata e sollecitata nel corso degli interventi, fra cui da Enrico Ceccarelli dell’Associazione Nazionale Bus Turistici Italiani, aderente alla Confcommercio. “La mobilità elettrica nel settore rimane un miraggio soprattutto per le piccole e micro imprese, in quanto il rinnovo dei pullman è estremamente gravoso economicamente se non ci sono adeguati e opportuni incentivi e anche per l’insufficienza delle infrastrutture per l’approvvigionamento, per i tempi ancora lunghi e per l’autonomia che non supera il centinaio di chilometri”. L’attenzione è rivolta ai borghi e ai paesaggi dell’entroterra italiano, che “nel 2023 sono stati visitati da almeno 9 milioni di persone. Zone che sono state raggiunte soprattutto con i mezzi condivisi, in quanto un pullman da una cinquantina di posti inquina meno di venticinque auto con un paio di viaggiatori a bordo”.
Emanuele Proia di ASSTRA, l’Associazione Trasporti, ha posto in evidenza le difficoltà riguardanti la ricerca di personale, “in particolare di autisti”. Le innovazioni automobilistiche, motoristiche e professionali hanno modificato anche la funzione di chi guida i bus turistici. Infatti sono contemplate le competenze tecnologiche, di essere in grado di affrontare e assolvere a dialoghi multilingue per l’assistenza ai turisti e di affabilità con i viaggiatori. Insomma, praticamente un manager della propria o altrui azienda.

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