Er ‘Core de Roma’

È scomparso Giacomo Losi. Aveva 88 anni. Una ‘bandiera’ della squadra giallorossa. Terzo per presenze dopo Totti e De Rossi. Ha vinto tre trofei, fra cui la Coppa delle Fiere. In nazionale ha giocato il Mondiale del 1962 in Cile

La Roma del calcio è in lutto per la scomparsa il 4 febbraio di Giacomo Losi. Aveva 88 anni. Era originario della provincia di Cremona, di Soncino, dove, fra l’altro, aveva iniziato da centrocampista la carriera da calciatore esaltata soprattutto nella capitale con la maglia giallorossa. Per anni è stato il recordman di presenze con 386 e ben 299 con la fascia da capitano, poi superato da Francesco Totti, 786 apparizioni condite da 307 reti e da Daniele De Rossi, 459 gare disputate caratterizzate da 43 reti. Per la grinta, la tenacia e la combattività era stato chiamato ‘Core de  Roma’.
Giacomo Losi era nato il 10 settembre del 1935. Aveva iniziato nelle giovanili della Soncinese. Nel 1952 il passaggio alla Cremonese dove nella stagione 1953/54 ha vinto il campionato del girone ‘C’ della serie D. Al termine del torneo l’ingaggio da parte della Roma. Intanto sul campo era stato arretrato sulla linea dei difensori, sulla corsia sinistra, vista anche la non elevata statura, un metro e sessantotto centimetri. Per esigenze, quindi, è stato trasferito al centro della retroguardia, da ‘libero’, dove praticamente ha vissuto l’intera carriera. Brillante, viste anche le apparizioni, 15 in totale, con la maglia della nazionale azzurra. Un paio nell’Under 21, altrettante nella selezione B e 11 in quella maggiore. L’esordio in Spagna, a Barcellona, con l’Italia superata 3 a 1. È stato anche testimone del ‘battesimo’ dell’allora diciottenne Gianni Rivera in azzurro, nello stadio ‘Heysel’ di Bruxelles, con la vittoria sul Belgio per 3 a 1. L’azzurro nazionale l’ha indossato dal 1960 al 1962, fino a quel Mondiale indimenticabile in Cile, in cui l’Italia è stata brutalmente estromessa. Losi aveva giocato un paio di incontri. Il primo contro la Germania, 0 a 0 e l’ultimo, quello del 3 a 0 alla Svizzera. Ha saltato ed evitato la ‘corrida’ contro la selezione sudamericana dove, praticamente, è successo di tutto, compresa l’eliminazione dell’Italia ai gironi da quella edizione della ‘Jules Rimet’.
Stop alle apparizioni con l’inno di Goffredo Mameli, ma non alle gratificazioni con la maglia giallorossa. Infatti Losi ha alzato tre trofei: la Coppa Italia nel 1963/64 e nel 1968/69 e una internazionale, l’allora prestigiosa Coppa delle Fiere, nel 1960/61. Due le reti segnate, l’8 gennaio del 1961 all”Olimpico’ nel decisivo 3 a 2 contro la Sampdoria e il 18 dicembre del 1966 nel pareggio di Foggia, 2 a 2. È stato un protagonista abbastanza corretto. Nessuna espulsione e un’unica ammonizione, proprio nell’ultima partita. Ha lasciato la Roma per ‘incomprensioni’ con Helenio Herrera, il ‘Mago’ della plurivittoriosa Inter dei primi anni Sessanta. In serie A aveva esordito il 20 marzo del 1955 in un Roma-Inter 3 a 0. Ha concluso l’attività sul campo nella stagione 1960/70 a 35 anni, in serie D con la Tevere Roma.
L’avventura in panchina non è stata particolarmente esaltante. Un girovagare nelle categorie minori con la Tevere Roma, l’Avellino, il Lecce, la Salernitana, l’Alessandria, il Bari, il Banco di Roma, il Piacenza, la Virtus Casarano, la Nocerina, il Latina e la Juve Stabia. Una grande affermazione è stata la promozione nel 1976/77 con il Bari in B vincendo il girone ‘C’ della terza serie.
Nel settembre del 2012 è stato inserito nella Hall of Fame ufficiale romanista. Disponibile al colloquio con i sostenitori e gli appassionati e non solo della Roma, Losi era rimasto per frequentare la capitale. Aveva anche allestito una Scuola Calcio affiliata alla società giallorossa con la Nuova Valle Aurelia e per un periodo aveva guidato anche la nazionale degli Attori nelle gare organizzate per beneficenza, nella raccolta di fondi per qualche associazione sanitaria, di ricerca e di assistenza e a favore dei più disagiati.
Il saluto a Giacomo Losi sarà dato il 6 febbraio del 2024 alle ore 15 nella Chiesa Santa Paola Romana, nella zona della Balduina. Intanto l’assessore comunale allo Sport, ai Grandi Eventi, alla Moda e al Turismo Alessandro Onorato, ha annunciato che al ‘Core de Roma’ sarà dedicato uno spazio pubblico appropriato nella capitale.

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