Gli oscar dell’atletica

La FIDAL ha indicato i protagonisti della stagione 2023, fra cui Antonella Palmisano e Gianmarco Tamberi e la ‘squadra dei sogni’, che per la prima volta ha conquistato la Coppa Europa

Fine anno targato 2023 e sono inevitabili i resoconti e i bilanci. È il caso della Federazione Italiana di Atletica Leggera, che ha arrotolato il nastro della stagione, tolto dai cassetti le cronache dei molteplici avvenimenti, valutato il generale andamento e assorbito anche il parere degli esperti. E, così, ha indicato e offerto la strenna per le conquiste ottenute nelle esibizioni indoor e in quelle estive, all’aperto. Intanto ha annunciato l”Atleta dell’anno’, sia nel settore maschile che in quello femminile. Le preferenze sono arrivate attraverso gli osservatori e gli appassionati della FederAtletica. La corona è stata assegnata ad Antonella Palmisano, 32 anni, delle Fiamme Gialle, originaria di Mottola, provincia di Taranto. È stata oro nella 20 chilometri di marcia all’Olimpiade di Tokyo del 2020, ma disputata dodici mesi dopo a causa del COVID-19. Lo stop per un infortunio sembrava aver penalizzato per lungo tempo l’atleta pugliese, che, invece, nell’anno è riuscita a rientrare nelle gare di alto livello e ad acquisire il terzo posto al Mondiale 2023 di Budapest, sempre nella stessa distanza della marcia olimpica. In bacheca anche un altro bronzo mondiale ottenuto nel 2017 e diciannove titoli italiani. Ed è in attesa dei Giochi dei cinque cerchi multicolorati di Parigi.
Nel settore maschile l’alloro è stato consegnato a Gianmarco Tamberi. Il trentunenne di Civitanova Marche, fra l’altro capitano della nazionale azzurra, dopo il titolo olimpico di Tokyo ha conquistato anche il Mondiale a Budapest completando lo slam della specialità sull’immortale Albo d’Oro. ‘Half shave’, la popolare ‘mezza barba’ della pedana, figura leader nell’Europeo, nella competizione olimpica e in quella mondiale. I limiti restano quelli del 2016, 2 metri e 39 centimetri all’aperto e 2 metri e 38 centimetri nell’indoor. ‘Gimbo’, fra l’altro, dovrebbe essere protagonista anche prossimamente in Francia, all’Olimpiade del 2024 dopo aver ottenuto il triplete.
Per la categoria della ‘$tella nascente’ sono stati premiati Mattia Furlani ed Erika Saraceni. Il diciottenne lunghista delle Fiamme Oro è stato europeo Under 20 a Gerusalemme, mentre Erika Giorgia Anoeta Saraceni, 17 anni della Bracco Atletica, ha saltato nel triplo 13 metri e 42 centimetri nel Festival Olimpico della Gioventù Europea organizzata in Slovenia, a Maribor.
Per il ‘Master dell’Anno’ i riflettori sono stati rivolti verso Cristina Sanulli e Livio Bugliardini della SEF Macerata, che ha ottenuto a Pescara nel corso dell’Europeo quattro titoli nelle gare di corta distanza. Cristina Sanulli dell’Endas Cesena ha trionfato in un poker di gare europee, in particolare in quelle veloci.
In grande considerazione è rimasta la nazionale azzurra che a Chorzow ha alzato nel cielo polacco, per la prima volta in assoluto, la Coppa Europa. Il trionfo, atteso per quasi sessant’anni, è stato gratificato anche dall’incontro al Quirinale fra gli atleti e il vertice della FIDAL, presidente Stefano Mei e direttore tecnico Antonio La Torre, con il Capo dello Stato Sergio Mattarella. Della cosiddetta ‘squadra dei sogni’ hanno fatto parte: Pietro Arese, Nadia Battocletti, Lorenzo Benati, Giacomo Bertoncelli, Tobia Bocchi, Anna Bongiorni, Federica Botter, Roberta Bruni, Monia Cantarella, Eleonora Cartabbi, Ludovica Cavalli, Samuele Ceccarelli, Ottavia Centenaro, Eloisa Coiro, Yeman Crippa, Eseosa Fostine Desalu, Elisa Di Lazzaro, Zaynde Dosso, Sara Fantini, Michele Fina, Hassane Fofana, Ayemide Folorunso, Vittoria Fontana, Erika Furlani, Mattia Furlani, Johanelis Herrera, Larissa Iapichino, Dalia Kaddari, Brayan Lopez, Alice Mangione, Alessio Mannucci, Eleonora Marchiando, Matteo Melluzzo, Giorgio Olivieri, Darsy Osakue, Lorenzo Patta, Alessia Pavese, Anna Polinari, Marco Ricci, Edoardo Scotti, Alessandro Sibilio, Stefano Sottile, Claudio Stecchi, Gianmarco Tamberi, Catalin Tecuceanu, Filippo Tortu, Sintayehu Vissa, Zane Weir, Ala Zoghlami e Osama Zoghlami.

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