L’Italia del parapendoro

Al Mondiale disputato nella Macedonia del Nord gli azzurri sono ancora protagonisti conquistando due titoli e una medaglia d’argento

La nazionale italiana di parapendio assoluta protagonista al Mondiale organizzato a metà agosto nella Macedonia del Nord, in particolare a Krushevo, una delle località più elevate del paese, con una quota altimetrica di 1.250 metri sul livello del mare. La selezione coordinata e gestita dal Commissario Tecnico di Castiglione Olona Flavio Tebaldi ha conquistato e riposto nel forziere nazionale un paio di titoli e una medaglia d’argento. Alla manifestazione mondiale hanno partecipato 141 atleti in rappresentanza di 22 bandiere. Nel ventitreesimo appuntamento con il Campionato del Mondo, Alessandro Ploner, 35 anni, altoatesino di San Cassiano, ha nuovamente trionfato. È il sesto oro dopo quello del 2001, del 2008, del 2009, del 2011 e del 2019. Il tricolore ha cominciato a brillare fin dalle prime delle otto prove sui percorsi fra i 69 e i 152 chilometri. Il podio e la doppietta azzurra è stata completata dal giovane laziale Marco Laurenzi di Veroli, area geografica di Frosinone, l’unico della squadra del centrosud. Il bronzo è andato al brasiliano Alvaro Figueiredo Sandoli. La gara al femminile è stata vinta dall’austriaca Sasha Serebrennikova, che ha prevalso sulla tedesca Corinna Schwiegershausen e sulla giapponese Chisato Nojiri. Gli azzurri hanno conquistato l’oro anche con la selezione composta, oltre ai medagliati, dal trentino di Folgarida Cristian Ciech, da Davide Guiducci della reggiana Villa Minozzo, dall’emiliano di Parma, in particolare di Sala Baganza, Filippo Oppici e dal piemontese di Cervasca, Cuneo, Manuel Revelli. È l’undicesimo alloro mondiale, il settimo consecutivo. Il Brasile e la Gran Bretagna hanno completato il terzetto delle nazioni medagliate. A Krushevo era in programma anche la competizione mondiale dei deltaplani cosiddetti ad ‘ala rigida’. L’Italia ha concluso al quinto posto con il sudtirolese, ma residente a Milano, Konrad Baumgartner, con il trentino Claudio Deflorian e l’udinese di San Vito al Torre Marzio Digiusto. La nazionale italiana è stata preceduta dall’Austria, dalla Germania, dal Giappone e dalla Spagna. Gloria e inno per l’austriaco Anton Raumauf, seconda e terza posizione per i tedeschi Dirk Ripkens e Andreas Sand. La delegazione italiana, al di là del tecnico Flavio Tebaldi, ha avuto il sostegno, fra gli altri, degli accompagnatori Stefania Tomasina della varesina Laveno Mombello e di Enzo Lorenz della trentina Canazei. La Federazione Italiana Volo Libero è stata istituita nel 1976 a Cortina d’Ampezzo e attraverso l’Associazione è registrata al CONI, il Comitato Olimpico Nazionale. Oltre al parapendio è il riferimento sportivo per gli appassionati e i praticanti di deltaplano e anche dell’aquilonismo.

(foto Flavio Tebaldi)

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