Pasta, benessere italiano

Gli azzurri della pallavolo attori nello spot televisivo a sostegno del piatto tipico nazionale leader nella produzione e nell’export e base della dieta mediterranea

 

Alimentazione e attività sportiva. Nello specifico, pasta e pallavolo. L’unione, al di là del necessario consumo quotidiano di un atleta, è siglata da uno spot, sorprendente e brillante, che vede protagonisti il tecnico della nazionale azzurra maschile Ferdinando De Giorgi e i prescelti per partecipare all’ormai imminente Europeo ospitato proprio sulla nostra penisola. Il filmato è stato lo slancio per sostenere la campagna a favore dei prodotti della cosiddetta ‘filiera della pasta’ sollecitata dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste in collaborazione con l’ISMEA, l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo e Alimentare e la FIPAV, la Federazione Italiana di Pallavolo. L’iniziativa è stata svelata e illustrata a Roma, nello scenario del Salone d’Onore del CONI, il Comitato Olimpico Nazionale, alla presenza, fra gli altri, del ministro Francesco Lollobrigida e di quello per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, dal presidente della FederPallavolo Giuseppe Manfredi, dal commissario straordinario dell’ISMEA Livio Proietti, dal vertice dell’Unione Italiana Food Paolo Barilla e dal responsabile della nazionale maschile di volley ‘Fefè’ De Giorgi.
‘La pasta. Integratore di felicità’, è lo slogan che accompagna la sollecitazione con al centro l’ennesima eccellenza del Made in Italy. ‘Pasta’, fra l’altro, non è traducibile, proprio a conferma dell’assoluta identità della produzione, che, naturalmente, vede il nostro Paese leader per la quantità, ma soprattutto per la qualità e per il valore delle esportazioni. Sul pianeta, nel 2022, sono stati prodotti 8 milioni e 175 mila tonnellate di pasta di varia grandezza e formato. In Italia 3 milioni e 130 mila tonnellate, il 27% del totale, di cui 2 milioni e 202 mila tonnellate destinate alle richieste provenienti dall’estero. Oltre un/quarto della popolazione mondiale, quindi, consuma pasta Italiana, che, fra l’altro, è una delle condizioni fondamentali per rispettare la cosiddetta ‘dieta mediterranea’. Il giro d’affari è lievitato rispetto al 2021 del 31% toccando quota 3 miliardi e 700 milioni di euro con l’export salito del 5,2%. Il commissario straordinario dell’ISMEA Livio Proietti ha inorgoglito gli studiosi di geografia e gli appassionati di matematica, in quanto ha esibito un originale calcolo, secondo cui, se posta ordinatamente in fila, la quantità di pasta esportata sarebbe stata utile a ricalcare l’orizzontale “dell’equatore terrestre per ben venticinque volte”.
“Economica, buona, facile da preparare, abbinabile a più condimenti, versatile, nutriente” e chi ne ha aggiunga positività al consumo di pasta italiana. “L’importante è che non sia scotta, che non abbia superato il limite del non ritorno”, ha rivelato De Giorgi, 61 anni, pugliese della leccese Squinzano. “E quando giriamo il mondo è ancora più dolorosa e comprensibile l’astinenza di uno dei piatti preferiti oppure quando è preparata in modo poco presentabile”, ha ammesso chi, da quando staziona sulla panchina azzurra, ha trionfato nel biennio 2021-2022 all’Europeo e al Mondiale nelle finali di Katowice, in Polonia. Il presidente federale Giuseppe Manfredi continua a chiedere di restare sulla vetta continentale proprio nel torneo ospitato nei palasport della nostra penisola.
“Eccellenze unite in un forte legame per il beneficio produttivo, commerciale e economico del nostro Paese e per il benessere sanitario, fisico e occupazionale”. L’alimento, “carboidrato energetico e leggero”, è continuamente consigliato “dai nutrizionisti ed è inserito nei rispettivi menù, che, però, mostrano particolare attenzione alla quantità e al tipo di condimenti”.
Paolo Barilla, presidente dell’Unione Italiana Food, rappresentante anche del ben noto marchio di famiglia, ha sottolineato come “la concorrenza fra le aziende del settore sia solo in Italia, ma quando sono superati i confini i pastai sono insieme a difendere, sostenere e sviluppare la presenza della produzione nazionale sul mercato estero”. La situazione fra Ucraina e Russia non consente di azzardare previsioni e sia il ministro Lollobrigida che Barilla sono alla ricerca di soluzioni per evitare il calo della produzione standard e cedere quote soprattutto nell’export. Le incertezze riguardano anche i prezzi delle materie prime. Il consumo personale maggiore è in Italia, mediamente 23 chili all’anno, che precede chi non t’aspetti, la Tunisia, il Venezuela, la Grecia e il Cile.
Lo spot con attori i protagonisti della pallavolo azzurra andrà in onda per l’intera durata dell’Europeo con ripetuti passaggi televisivi. Il ministro Andrea Abodi, da parte sua, al cospetto di una platea di interpreti anche di minivolley, ha confermato di voler organizzare nuovamente i Giochi della Gioventù, “utili per una educazione allo sport, all’inclusione, alla socialità, al rispetto delle regole e dell’avversario, all’ambiente e all’alimentazione”.

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