Quarta edizione del Festival del Jazz Monte Mario ‘Massimo Urbani’ in programma nel Quattordicesimo Municipio della capitale, in particolare nel Comprensorio del Parco di piazza Santa Maria della Pietà. L’iniziativa, promossa dalla società Pirene che ha coordinato anche la direzione artistica, ha l’obiettivo anche di ricordare l’attività e la carriera del sassofonista di quella zona romana scomparso nel giugno del 1993 a soli 36 anni. Sul palcoscenico saranno protagonisti i giovani musicisti che hanno mostrato, almeno finora, una qualità da sostenere e da valorizzare. Attesa per le proposte musicali creative e innovative, che rappresentano il miglior modo per omaggiare Massimo Urbani, iscritto all’anagrafe della capitale dall’8 maggio del 1957. Giovani più o meno emergenti pronti per una esibizione singola o collettiva. La manifestazione sarà inaugurata il 7 luglio dal compositore e sassofonista Lorenzo Simoni, fra l’altro vincitore del Premio ‘Massimo Urbani’. Simoni, fra l’altro, vanta collaborazioni con alcuni dei più noti protagonisti del jazz italiano e internazionale. Ospite della serata sarà Maurizio Urbani, fratello del musicista scomparso. Il cartellone prevede l’8 luglio la partecipazione sul palcoscenico del Trio diretto da Danilo Blaiotta, compositore e pianista, ma anche docente e scrittore. L’esibizione è particolarmente attesa, in quanto l’incisione ‘Departures’ è stata premiata in Giappone e inserita nella top ten jazzistica dell’anno.Concerto conclusivo al Parco di piazza Santa Maria della Pietà, con riferimento il Padiglione numero 32, riservato a Jacopo Ferrazza e alla band di accompagnamento. ‘Fantasia’ è la raccolta di composizioni originali per il quintetto protagonista il 9 luglio. Ferrazza è stato considerato fra i tre migliori musicisti italiani in occasione del ‘Top Jazz’ 2017 e 2019. Un riconoscimento è stato assegnato dalla SIAE, la Società Italiana Autori ed Editori, come ‘Miglior talento italiano’. Ai concerti, che inizieranno alle ore 21, sarà possibile assistere gratuitamente. Massimo Urbani è stato fra i più promettenti musicisti del settore, in grado di partecipare a una trentina di album discografici: una dozzina in studio e gli altri collaborando con diversi interpreti del jazz. La kermesse è un modo sia per ricordare Massimo Urbani, romano di Monte Mario, che per sostenere i giovani musicisti, i quali hanno necessità di essere ascoltati, sostenuti e valorizzati nel rispettivo impegno e nella comprensibile passione per gli strumenti e per le sette note.
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