Cannoniere mondiale

Addio a Just Fontaine. È ancora leader nei gol segnati alle finali, con la Francia 13. Era il 1958, in Svezia, dove Pelé con il Brasile è diventato ‘O Rey’

 

È ancora il bomber dei bomber al Mondiale anche se quando ha stabilito quel primato ancora imbattuto il trofeo era dedicato a Jules Rimet. Era il 1958. In programma la sesta edizione del Mondiale di calcio per nazionali e come palcoscenico c’erano una dozzina di stadi di altrettante città svedesi. Il francese Just Fontaine, dall’8 al 29 giugno, è riuscito nell’impresa di realizzare 13 reti nelle 6 partite disputate dalla nazionale: 3 nel girone di qualificazione e, poi, quarti di finale e semifinale a eliminazione diretta e, quindi, finale per il terzo e quarto posto. All’epoca le squadre partecipanti alla fase conclusiva e decisiva erano solo 16. Una media stratosferica, di oltre 2 gol a partita, in seguito aggiornato, però in altra situazione, dall’ungherese Sandro Kocsis.
Just Fontaine era nato in Marocco il 18 agosto del 1933 quando il paese nordafricano era controllato dalla Francia. Si è spento a Tolosa a 89 anni. Non altissimo, solo un metro e 74 centimetri, Fontaine era un attaccante micidiale. In Marocco, nell’USM Casablanca, ha firmato 48 reti in 62 incontri; in Francia, nel Nizza dal 1953 al 1956, 99 gol in 44 partite; nello Stade Reims, dal 1956 al 1962, 157 segnature in 121 gare.
In nazionale, con la maglia transalpina, dal 1953 al 1960, in 30 presenze le gioie e le esultanze sono state 21. Ha interrotto ancora giovane la carriera con gli scarpini ai piedi e la strepitosa media-gol a causa degli infortuni patiti.
Nel 1958 in Scandinavia, dove è emersa la luce scintillante dell’astro del giovane Pelé in un grande Brasile alla conquista del primo trofeo planetario e lontano dal proprio continente, Fontaine è riuscito a segnare un poker di reti in un’unica sfida, nel 6 a 3 rifilato alla Germania Ovest. Pelé è diventato ‘O Rey’ con la ‘Jules Rimet’ alzata al cielo, Fontaine è passato ugualmente alla storia del calcio con la raffica di reti segnate. L’attaccante francomarocchino ha realizzato tre reti nel 7a 3 al Paraguay, una nel 2 a 1 alla Scozia, una doppietta nella sconfitta 3 a 2 contro la Jugoslavia, altri due gol nel 4 a 0 all’Irlanda nei quarti, una rete al Brasile nel 5 a 2 della semifinale e, appunto, quattro colpi ai tedeschi occidentali nel 6 a 3 conclusivo. Il primato delle quattro realizzazioni in una sfida della fase finale del Mondiale ha resistito fino al 1994 quando l’allora sovietico di San Pietroburgo Oleg Salenko ha aggiornato la statistica sollevando il livello a cinque. La ‘vittima’ nell’occasione era il Camerun.
Nel 2013 è stato nominato Golden Player dalla Federazione francese di calcio e l’anno successivo la FIFA l’ha inserito fra i 125 migliori giocatori viventi. Aveva esordito in nazionale il 17 dicembre del 1953 contro il Lussemburgo. 8 a 0 il risultato del match valevole per le qualificazioni al Mondiale del 1954 un Svizzera. È stato capocannoniere con 10 gol anche in una edizione della Coppa dei Campioni persa con lo Stade Reims in finale contro il Real Madrid. In nazionale è riuscito a segnare per otto partite consecutive totalizzando 16 gol. L’ultimo incontro con i Blues risale al 1960. 3 a 0 alla Bulgaria nelle qualificazioni al Mondiale del 1962 in Cile. Ha segnato anche una rete all’Italia, nell’amichevole del 9 novembre del 1958. Ha vinto tre volte lo scudetto con lo Stade Reims, nel 1958, nel 1960 e nel 1962 e in due occasioni ha trionfato nella particolare graduatoria dei cannonieri nel campionato francese, nel 1957 e nel 1959, rispettivamente con 34 e 28 reti.
Da allenatore non ha avuto la stessa capacità e notorietà. Ha guidato, comunque, per un breve periodo la nazionale francese oltre a quella del Marocco dal 1979 al 1981 e il Paris Saint-Germain dal 1973 al 1978 e il Tolosa nella stagione 1978/79.

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