A Roma il nome della ‘rosa’

Ufficializzato il percorso dell’ultima tappa del Giro d’Italia 2023, dall’EUR al mare di Ostia fino al centro storico e a San Pietro

 

Alzato il sipario, sollevato il telo, attrezzato il palcoscenico e accese le luci della ribalta sul percorso dell’ultima tappa del Giro d’Italia targato 2023, quella di domenica 28 maggio, la ventunesima, compresa nei complessivi 3.489 chilometri e 21 metri e dopo aver superato i 51 mila e 400 metri di dislivello. Lo scenario delle testimonianze storico-archeologiche, ineguagliabili e inimitabili, è pronto a stupire e calamitare gli appassionati di ciclismo di ogni parte del pianeta, stimati in almeno 800 milioni. Roma per la quinta volta nella storia del Giro accoglie la conclusiva fatica della ‘corsa rosa’, in moto dal 6 maggio, dall’Abruzzo, da Fossocesia Marina e per la quarantanovesima l’epilogo di una frazione in bici.
“È un onore per la città ospitare un appuntamento non solo sportivo, comunque una tappa del Giro d’Italia con un colpo d’occhio impareggiabile al mondo”, ha rilevato il sindaco Roberto Gualtieri, il quale ha aggiunto che “Roma conta anche sui grandi eventi sportivi per uno slancio economico e commerciale, che siano in grado di attrarre i turisti a venire per l’appuntamento in calendario, ma poi a ritornare e allungare il tempo del soggiorno”. Le considerazioni di Roberto Gualtieri sono abbracciate e rilanciate in Campidoglio dall’assessore allo Sport, ai Grandi Eventi, alla Moda e al Turismo Alessandro Onorato. “La presenza del Giro è una ricchezza per la città e certamente non sarà solo una tappa da salotto, in quanto l’obiettivo è anche una conferma sul finale dei prossimi anni con la conclusione programmata a Roma come capitale del Paese sull’esempio, fra l’altro, della Francia con il Tour e dello stop previsto sempre a Parigi”.
Nella Sala della Protomoteca del Campidoglio erano partecipi, fra gli altri, i presidenti del CONI, Giovanni Malagò, della FederCiclismo Coriano Dagnoni e di Rcs MediaGroup Urbano Cairo; il direttore Italia del Gruppo ENEL, Nicola Lanzetta; l’amministratore delegato di Rcs Sport, Paolo Pellino; la responsabile di RaiSport Alessandra De Stefano; il coordinatore del Giro Mauro Vegni e quello del quotidiano ‘rosa’, La Gazzetta dello Sport, Stefano Barigelli in compagnia del vice Pier Bergonzi e Giuseppe Saronni, che su un traguardo romano non ha mai vinto nonostante mensole e bacheche arricchite e splendenti di coppe, trofei, medaglie e maglie. Dal 1979 a 1990, l’attuale sessantacinquenne piemontese di Novara, ha conquistato in un paio di occasioni la maglia rosa finale, nel 1979 e nel 1983 e un Mondiale, nel 1982 a Goodwood, ma anche un argento e un terzo posto, rispettivamente a Praga nel 1981 e a Colorado Springs nel 1986. Bronzo anche sulla pista di Brno nel 1981.
I festeggiamenti nella capitale per il Giro sono stati fotografati e filmati nel 1911, nel 1950, nel 2009 e nel 2018, dove la vedette è stata Chris Froome. Suggestivo il percorso disegnato per l’ultima frazione competitiva del Giro 2023, il numero 106 dell’Albo d’Oro, aperto dall’iscrizione di Luigi Ganna nel 1909. Il via all’EUR, dal cosiddetto ‘Colosseo Quadrato’, intorno alle ore 15 e 30. La carovana sarà impegnata sulla Cristoforo Colombo in direzione del mare di Roma. Al Lido di Ostia rotazione di 360 gradi alla Fontana dello Zodiaco per tornare verso il centro storico. Dalle Mura Aureliane, praticamente, inizia il contagiri per un circuito un po’ anomalo di 17 chilometri e 600 metri da replicare cinque volte. I corridori in bici dovranno attraversare, vedere, sfiorare alcune classiche ‘cartoline’ della Città Eterna come le Terme di Caracalla, il Circo Massimo, il Colosseo quello vero e circolare, l’Ara Pacis, Villa Borghese, l’Isola Tiberina, piazza del Popolo, Castel Sant’Angelo e, in una sola occasione, via della Conciliazione per ammirare la ‘sommità’ vaticana di San Pietro. In questa ultima sudata i ‘girini’ pedaleranno nei pressi dell’archeologica Ostia Antica, della nuova architettura dei centri residenziali, della natura con l’incontaminato verde della Tenuta Presidenziale di Csstelporziano e della tipica Pineta del Lido e ricordando che Roma vanta la massima estensione agricola d’Europa. Il traguardo è posto all’estremità di via dei Fori Imperiali verso piazza Venezia, quasi in linea con l’Altare della Patria. “Un percorso”, hanno ammesso i tecnici e gli esperti, “con pochissime difficoltà”. Al palco delle premiazioni in bellamostra, il ‘trofeo senza fine’, come è stato chiamato il riconoscimento per il vincitore. Il record appartiene al terzetto formato da Alfredo Binda, Fausto Coppi e ed Eddy Merckx con cinque affermazioni. Lo scorso anno successo per l’australiano di Perth Jai Hindley. È stata una primizia per un pedalatore originario della ‘terra dei canguri’. Il tricolore e l’inno italiano non svetta al Giro dal 2016, dal trionfo del siciliano Vincenzo Nibali.
Il sindaco Roberto Gualtieri e l’assessore Alessandro Onorato hanno ribadito che “queste opportunità non dovranno essere sprecate, in modo da interessare e sollecitare il coinvolgimento di ogni zona della città, periferie, naturalmente, comprese. Le iniziative saranno definite, varate e organizzate in collaborazione con la Federazione, le associazioni e gli enti di promozione sportiva”. Il ‘Villaggio’ sarà allestito nella centralissima piazza del Popolo.

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