Campioni in piscina

Ad agosto l’Europeo di nuoto, che torna a Roma dopo 39 anni. Attesa per le prove della squadra azzurra esaltata dall’exploit di Budapest

 

Colore e calore. La tonalità riguarda le medaglie che i protagonisti italiani delle acque perimetrate e non sono riusciti a conquistare al recente Mondiale ungherese di Budapest, che hanno alzato l’attesa, ma anche la passione degli sportivi del nostro Paese. E l’equazione appare fin troppo semplice, in quanto se all’appuntamento planetario l’Italia ha messo nei forzieri ben ventidue allori, terza collocazione dopo Stati Uniti e Cina, all’Europeo è prevedibile una girandola di emozioni e successi. Nello sport, però, la matematica è relativa. Le vibrazioni dell’intero movimento, comunque, hanno ormai registrato impennate da record.
Roma, quindi, torna ad essere scenario di un Europeo di nuoto e delle altre discipline acquatiche. Dall’11 al 21 agosto il Parco del Foro Italico sarà il riferimento delle gare in piscina, dal 24 agosto al 4 settembre l’interesse sarà spostato in altre aree, soprattutto al Lido, al mare di Ostia. L’Europeo, il trentaseiesimo della serie, abbraccia la Città Eterna, da dove mancava dal 1983 e sarà un vero e proprio avvenimento, da grandi numeri. Cinquanta le rappresentative, sono escluse solo la Russia e la Bielorussia per decisione della Federazione Internazionale a causa della ben conosciuta situazione in Ucraina; quasi 2.500 gli atleti complessivamente attesi; almeno diecimila le persone coinvolte; una decina le discipline in programma: nuoto; fondo; tuffi dal trampolino, dalla piattaforma e dalle grandi altezze; sincronizzato e pallanuoto. Quattro gli impianti pronti a diventare lo scenario delle molteplici attività previste nella kermesse continentale: quelli del Parco del Foro Italico, il Lido e il Centro Federale di Ostia e il Polo Natatorio di Pietralata. E, ancora, un migliaio i volontari che saranno impegnati nell’importante manifestazione, almeno 800 gli operatori dell’informazione attesi a Roma, fra cui i tecnici e i giornalisti della Rai per le dirette e le produzioni e intorno ai 200 milioni i telespettatori stimati in tutto il pianeta, che saranno collegati con la capitale italiana.
Il primo velo sulla rassegna è stato sollevato nella Sala della Protomoteca del Campidoglio alla presenza, fra gli altri, del sottosegretario allo Sport, la pluridecorata Valentina Vezzali; dei vertici di Sport e Salute, della FederNuoto e della Regione Lazio Vito Cozzoli, Paolo Barelli e Nicola Zingaretti e del sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri. Previste sfide sportive appassionanti dall’esito incerto con la squadra azzurra attesa vedette, con la condizione psicofisica ideale per far sventolare il tricolore sul pennone e per assistere sul podio al trascinante battimani sulle note dell’inno di Goffredo Mameli.
Gli amministratori pubblici, oltre al Presidente federale, hanno ricordato la fondamentale funzione dello sport, fra cui i’inclusione sociale e l’eguaglianza e dell’attività fisica, utile anche alla prevenzione sanitaria. L’Europeo è una opportunità anche per il territorio regionale del Lazio sia dal lato turistico che economico-commerciale. Le stime indicano come un evento del genere, con una annunciata invasione di sostenitori pronti a coniugare la rassegna sportiva alla visita della Città Eterna e alle zone di un hinterland sempre più esteso e interessato, potrebbe essere in grado di creare un giro d’affari di almeno 200 milioni di euro. Incremento dell’1,5% del PIL per la Regione Lazio, del 2% per l’Area Metropolitana e del 2,2% per il Comune di Roma. A questo proposito è stata ideata una campagna di promozione griffata dalla Regione e dalla FIN, ‘Sport e turismo, alla scoperta delle meraviglie del Lazio’. Una ventina le strutture alberghiere dalle 3 alle 5 stelle individuate per accogliere le delegazioni, i rappresentanti delle federazioni, i giudici e gli operatori della comunicazione. I tuffi dalle grandi altezze, 27 metri per gli atleti e 21 metri per le ragazze, sono previsti da una torre di una trentina di metri allestita in una piscina profonda 6 metri vicino al Circolo del Tennis del Foro Italico dove ogni anno sono consumati gli Internazionali della racchetta. I tuffi dalle grandi altezze sono per la prima volta nel programma dell’Europeo.
Il Campionato continentale fino al 1973 era organizzato ogni due anni e non coincidente con i Giochi dei cinque cerchi multicolorati. La cadenza, con la proposta del Mondiale, è stata allungata nel tempo, passando al quadriennio, però solo nelle stagioni dispari. La soluzione è stata stoppata nell’83, quando sono tornate le riunioni acquatiche ogni biennio. Dal 2000 organizzate nei mesi primaverili quando è prevista l’Olimpiade e nel periodo estivo senza i Giochi in calendario. In Italia sono andati in scena tre volte: a Bologna nel 1927, a Torino nel 1954 e, appunto, a Roma nel 1983.
Le medaglie in palio, obiettivo di 231 atleti, abbinano da un lato sport e storia con il Colosseo abbracciato a una goccia d’acqua. Il disegno sul rovescio, realizzato da una bottega artigianale storica della capitale dei fratelli Mortet, cesellatori operativi dal 1891, varia seguendo i movimenti della disciplina da premiare.

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