Era apprezzato anche dalla Corona reale, uno degli sportivi maggiormente preferiti da Elisabetta II Lester Keith Piggott, scomparso a 86 anni in Svizzera, a Ginevra. Era originario di Wantage, area meridionale dell’isola britannica dell’Oxfordshire, storicamente parte del Berkshire, Piggott, straordinario protagonista degli ippodromi dell’intero pianeta. Le esibizioni e, soprattutto, i successi rimarranno scolpiti indelebilmente nella storia della specialità, in modo da essere immortali. E come potrebbe essere altrimenti vista la consistenza numerica di vittorie? 4.493, forse quasi cinquemila secondo altri calcoli, quelle collezionate nella lunga e intensa carriera del fantino inglese dal fisico insolito per chi va a cavallo agonisticamente, in particolare vista l’altezza, 173 centimetri e anche il peso, sui 53 chili, sempre controllato attraverso faticose restrizioni alimentari. Nato il 5 novembre del 1935 Piggott ha cominciato presto ad assaporare il sapore della vittoria, nel 1948 ad Haydock con ‘The Case’. L’ultima, prima dell’ufficiale abbandono datato 1995, sempre ad Haydock con ‘Palacegate Jack’ alla veneranda e invidiabile età di 59 anni. Era, infatti, il 1994. Il fantino di Sua Maestà ha adottato uno stile personale. Quell’invenzione è stata in seguito imitata da altri, ma senza ottenere la sfilza interminabile di affermazioni. Aveva accorciato le staffe, le gambe distese, l’equilibrio era precario e la posa originale, ma estremamente produttiva. Ha tagliato davanti a tutti il traguardo in Canada, in Francia, in Germania, in Irlanda, in Italia, a Singapore, in Slovacchia, negli Stati Uniti e, naturalmente, in Inghilterra. Nel personalissimo palmares, fra gli altri, figurano i tris di allori al francese Arc de Triomphe e al Derby italiano e l’accoppiata al Gran Prix de Paris. Raffica di affermazioni in patria per ‘The long fellow’. Undici volte campione britannico, dal 1960 al 1982 e in nove occasioni all’Epsom Derby. Una trentina i successi nelle classiche del calendario del galoppo. Successi sulle piste di quasi tutto il mondo e un po’ tormentata la quotidianità all’esterno con l’imbarazzante condanna a tre anni di reclusione per frode fiscale nell”87, che, fra l’altro, non ha condizionato la strepitosa carriera. Pochi giorni dopo il forzato stop torna vedette nella Breeder’s Cup Mile alla Royal Academy. In quel periodo aveva 54 anni. Piggott è ricordato in una decina di impianti sportivi con altrettante riproduzioni realizzate in varie dimensioni e materiali e pose. Sottolineabile quella in Irlanda, all’ippodromo di Curragh e quella inglese a Epsom, dove nel 2019 ha incontrato la Regina. Sposato, poi separato da Susan Armstrong, ha avuto tre figli, Tracy, Maureen e Jamie. Pubblicati anche un paio di libri: nel 1986, ‘Lester. L’autobiografia di Lester Piggott’ e nel 2004 ‘I derby di Lester’.
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