La Sardegna del rally

Dal 2 al 5 giugno la tappa italiana del Mondiale fra Olbia ed Alghero con la partecipazione dei migliori specialisti

Saranno i polverosi sterrati della Sardegna ad ospitare l’unica tappa italiana del World Rally Championship marchiato dalla FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile e organizzata dall’ACI in collaborazione con la Regione. Il Rally Italia Sardegna è in programma dal 2 al 5 giugno con i parziali test utili alla classifica da consumare fra Olbia ed Alghero rispettando l’annuale alternanza. Un poker di giornate nelle quali l’isola dei Quattro Mori sarà la capitale della scena mondiale della specialità automobilistica articolata su 1.303 chilometri e 380 metri suddivisi in 21 prove speciali, tutte sulle caratteristiche strade e particolari sentieri della Sardegna settentrionale fra le province di Sassari e Olbia Tempio.
Una sessantina gli equipaggi iscritti al Rally sardo con l’attuale miglior cast possibile. Alla partenza anche le vetture di ultima generazione per le categorie 2 e 3 del Mondiale. La ricerca e la tecnologia ha consentito l’assemblaggio seguendo le concezioni che hanno ispirato gli ingegneri per la realizzazione delle monoposto di FormulaUno. “La storia sportiva e di spettacolo è affidata alla prova speciale inaugurale di Olbia ricavata sul lungomare e in una specie di enclave di bosco e campagna nel centro cittadino. Ad Alghero è previsto il posizionamento, sempre nell’area cittadina, del vasto e variegato parco-assistenza”, ha rivelato Antonio Turitto, coordinatore generale del Rally.
Ad alzare il velo sul diciannovesimo appuntamento della serie hanno pensato nello spazio romano dell’Automobile Club d’Italia di via Marsala, fra gli altri, il presidente Angelo Sticchi Damiani, di quello della Regione Sardegna Christian Solinas, i sindaci di Alghero ed Olbia Mario Conoci e Settimo Nizzi, oltre all’assessore Giovanni Chessa e al responsabile dell’ACI di Sassari Giulio Pes di San Vittorio. “I bei percorsi e i luoghi dal fascino ineguagliabile conferiscono all’evento quell’unicità da più parti riconosciuta”, ha sottolineato Angelo Sticchi Damiani.
Gli amministratori pubblici locali hanno rilevato come l’intera isola è già in fibrillazione e che i comuni coinvolti dal passaggio dei piloti e dei rispettivi navigatori sono pronti ad organizzare manifestazioni, incontri e degustazioni della tipica enogastronomia e hanno segnalato praticamente il ‘tutto esaurito’ nei riferimenti soprattutto dell’accoglienza. Imponente e da grandi numeri l’organizzazione del Rally, che impegna quasi duemila persone, fra commissari di percorso, assistenti, steward, autisti e operatori per il pronto intervento tecnico e sanitario. A disposizione dal 2 al 5 giugno per ogni evenienza anche un elicottero.
Un altro obiettivo per Sticchi Damiani sarebbe “la partecipazione alle gare del Mondiale, in particolare a quella nel nostro Paese, di una vettura italiana”. Dal 2004 il record di successi, quattro, appartiene ai francesi Sebastien Loeb e Sebastien Ogier, fra l’altro ultimo vincitore, lo scorso anno con relativo tuffo nel limpido mare dell’isola sarda. La Citroen vanta il maggior numero di affermazioni, cinque, poi la Hyundai con quattro e, a scalare, la Volkswagen con tre.

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