È stata la prima regista donna, o donna regista, ad essere candidata per conquistare l’Oscar del cinema, nel 1977 con ‘Pasqualino Settebellezze’, Lina Wertmuller, scomparsa a Roma all’età di 93 anni. Era arrivata alla fase decisiva nella sezione di ‘Migliore regista’, ma anche come ‘Miglior film straniero’, per la ‘Migliore sceneggiatura’ e per ‘l’attore protagonista’ nel nome e nella figura di Giancarlo Giannini. Quel Premio in terra californiana è stato consegnato alla sceneggiatrice, scrittrice e regista nel 2020 come riconoscimento alla ‘Carriera’, “per il suo provocatorio scardinare con coraggio le regole politiche e sociali attraverso la sua arma preferita, la cinepresa”. Dopo Lina Wertmuller la rincorsa alla prestigiosa statuetta ha riguardato e coinvolto altre sei donne-regista, dal 1994 al 2021: Kathryn Bigelow, Jane Campion, Sofia Coppola, Emerald Fennell, Greta Gerwin e Chloé Zhao. Al mondo dello spettacolo Lina Wertmuller si era avvicinata attraverso la frequentazione e l’amicizia scolastica con Flora Caravella, poi diventata moglie di Marcello Mastroianni. Giovanissima ha frequentato l’Accademia Teatrale diretta da Pietro Sharoff e, quindi, diretto e organizzato il cartellone del Teatro dei Burattini di Maria Signorelli. Dopo una collaborazione con alcuni registi teatrali ha iniziato a firmare in prima persona per la radio, la televisione con ‘Il giornalino di Gian Burrasca’ e, soprattutto, per il cinema. L’esordio nel 1963 con ‘I basilischi’; poi, con lo pseudonimo di Nathan Witch, ‘Il mio corpo per un poker’ e, quindi, ‘Mimì metallurgico ferito nell’onore’; ‘Film d’amore e d’anarchia-Ovvero “Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza…”‘; ‘Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto’; ‘Pasqualino Settebellezze’; ‘La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia’ e ‘Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova. Sì sospettano moventi polittici’. Tutta la produzione cinematografica è stata compressa e compresa fra il 1972 e il 1978. Nel 2004 ‘Peperoni ripieni e pesci in faccia’ e nel 2008 ‘Mannaggia alla miseria’. Da segnalare anche ‘Scherzo del destino in agguato dietro l’angolo come da brigante di strada’, ‘Io speriamo che me la cavo’ e ‘Metalmeccanico e parrucchiera in un turbine di sesso e politica’. Esperienza nel doppiaggio in ‘Mulan’. Era la voce di Nonna Fa. Per Arcangela Felice Assunta Wertmuller von Elgg Spanol von Braueich anche direzioni teatrali: la ‘Carmen’ di Georges Bizet per l’apertura della stagione 1986/87 del ‘San Carlo’ di Napoli e la ‘Bohème’ di Giacomo Puccini all”Opera’ di Parigi nel 1997. Collaborazione con Franco Zeffirelli per ‘Fratello sole, sorella luna’. Negli anni ha diretto alcuni fra i più noti protagonisti del palcoscenico, del piccolo e del grande schermo come Sophie Loren, Mariangela Melato, Giancarlo Giannini, Tullio Solenghi, Veronica Pivetti, Paolo Villaggio, Claudia Gerini, Elsa Martinelli e Rita Pavone nella parte di Giannino Stoppani nel televisivo ‘Gian Burrasca’. Complessivamente ha diretto 23 pellicole cinematografiche e una quindicina fra produzioni televisive e teatrali, alcune come sceneggiatrice. David di Donatello alla ‘Carriera’ nel 2010 e cittadinanza onoraria di Napoli conferita dall’allora sindaco Luigi De Magistris. Al Campidoglio è stata allestita la camera ardente per il saluto e l’omaggio da parte degli esponenti del mondo dello spettacolo e degli appassionati che hanno seguito la lunga attività della regista con la montatura bianca degli occhiali.
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