Il fair play degli sportivi

Resi noti i nomi dei premiati della venticinquesima edizione. La cerimonia il 1° settembre a Castel Fiorentino

Quattordici premiati in rappresentanza di otto discipline sportive e di sette nazioni: Germania, Italia, Olanda, San Marino, Serbia, Svezia e Ungheria. Luci della ribalta rivolte sul Premio Internazionale ‘Fair Play-Menarini’, che celebra il venticinquesimo appuntamento nel caratteristico scenario toscano della piazza del Municipio di Castel Fiorentino. Il prossimo 1° settembre. L’ormai tradizionale riconoscimento ha l’obiettivo di sostenere e sviluppare un comportamento adeguato, in particolare ai valori e ai regolamenti delle varie discipline sportive, compreso il rispetto per gli avversari. Da nove anni l’iniziativa ha trovato una valida compagnia e una concreta collaborazione anche nelle finalità etiche, il Gruppo Menarini. Fondato a Napoli nel 1886 da Archimede Menarini, dal 1915 ha spostato la base a Firenze. Il Gruppo è specializzato in soluzioni diagnostiche e terapeutiche ed è presente in quasi 140 paesi. Vanta una decina di centri di ricerca sul suolo italiano e diciotto di produzione farmaceutica. Lo scorso anno erano coinvolti nell’attività almeno 17 mila 650 operatori per un fatturato di 3 miliardi e 800 milioni di euro.
Ad alzare il velo sull’edizione 2021 hanno provveduto a Roma, fra gli altri, il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti; il vice del CONI Silvia Salis; il sindaco di Castel Fiorentino Mario Agnelli e il rappresentante del Gruppo Menarini Ennio Troiano alla presenza di alcuni ex atleti come Carolina Morace e Fabrizio Donato premiati rispettivamente nel 2000 e nel 2017. I riflettori del ‘Fair Play-Menarini’ hanno illuminato dal 1997 quasi tutti i migliori protagonisti dello sport italiano e internazionale. 375 gli ambasciatori del ‘Fair Play’ originari di 42 paesi.
L’organizzazione, guidata da Angelo Morelli, ha indicato sette esponenti del panorama calcistico e uno del canottaggio, ma anche della vela, del judo, del nuoto, della pallacanestro, del pugilato e del tennis, oltre alla giornalista Lucia Blini, premiata nella sezione ‘Narrare le emozioni’ dedicata al collega Franco Lauro scomparso nella capitale nell’aprile dello scorso anno. Franco Lauro, fra l’altro, era stato protagonista sul palco del ‘Fair Play’ nel 1999. L’attuale kermesse è stata arricchita dal nome di un importante e indimenticabile interprete dello sport internazionale, Paolo Rossi, che, come ha ricordato anche la moglie Federica Cappelletti, “credeva nel valore e nel rispetto delle regole e del comportamento e nei giovani”. Al decisivo Pablito nel Mundial spagnolo del 1982 è stato riservato un Premio speciale alla colonna ‘Modello per i giovani’. Nell’occasione è stato assegnato al tedesco Hans-Peter Muller, Hansi per tutti gli appassionati del calcio e per quelli dell’Inter e a Marco Tardelli, amico e compagno di Paolo Rossi nella Juventus e in nazionale. Erano fra ‘i ragazzi’ trionfatori al Mondiale di Spagna.
‘Carriera nel Fair Play’ assegnato al tennista svedese Stefan Edberg, in grado negli anni Ottanta e Novanta di conquistare, fra l’altro, sei tornei del Grande Slam, la vetta delle classifiche mondiali, la medeglia di bronzo olimpica nel 1988 sia nel singolo che nel doppio a Seul dopo l’oro nella competizione dimostrativa di Los Angeles nel 1984 e un poker di Coppa Davis. ‘Fair Play’ a Massimo Bonini, calciatore originario di San Marino, vincitore con la Juventus di un tris di scudetti, di una Coppa Italia e di titoli internazionali per club. Ha concluso la carriera da podista del centrocampo a Bologna. 19 le presenze nella nazionale di San Marino fra il 1990 e il 1995.
‘Fair Play e solidarietà’ per l’attaccante del Napoli calcio Eleonora Maria Goldoni, venticinquenne originaria di Finale Emilia. Nella sezione ‘I valori sociali dello sport’ l’annuale riconoscimento è andato all’olandese Patrick Stephan Kluivert, attaccante di origini sorinamesi, che nella carriera ha vinto campionati con l’Ajax Amsterdam, il PSV Eindhoven e il Barcellona, coppe nazionali e internazionali. Ha giocato anche con la maglia del Milan, del Valencia, dell’inglese Newcastle e della francese Lilla.
A un arbitro del calcio, per alcune stagioni considerato il migliore dei mondo, Pierluigi Collina è stato riconosciuto il premio per ‘I valori educativi dello sport’. Ha diretto, fra l’altro, la finale del Mondiale del 2002 in Corea del Sud e in Giappone con in campo il Brasile e la Germania ed è stato ‘Pallone d’Oro’ per la pubblicazione France Football. Dal 2017 è presidente della Commissione Arbitri della FIFA.
Leader nel settore ‘Sport e salute’ è Divisa Mihajlovic, il cinquantaduenne di Vukovar, che da calciatore ha praticamente collezionato ogni successo, fra scudetti, coppe nazionali e internazionali con la Stella Rossa di Belgrado, in Serbia e con la Sampdoria, l’Inter, la Lazio e giocato con la Roma, in Italia. Alla fine dell’attività è stato, come allenatore, prima il vice di Roberto Mancini nella squadra neroazzurra di Milano e, poi, anche Commissario Tecnico nel paese della ex Jugoslavia. Al momento è sulla panchina del Bologna. Il 13 luglio del 2019 ha annunciato di essere affetto da leucemia mieloide acuta. Un anno dopo diventa cittadino onorario di Bologna. Il capoluogo emiliano, la società e gli sportivi rossoblù sono stati coinvolti nel disagio dell’allenatore e cercato di mostrare una vicinanza proprio durante il periodo di ricovero ospedaliero.
Matteo Marconcini di Arezzo, protagonista del judo, è riuscito ad ottenere nel 2017 a Budapest l’argento mondiale, che all’Italia mancava da una dozzina di stagioni. All’ex atleta e attuale tecnico è stato riconosciuto il ‘Fair Play e solidarietà’. A Londra nel 2012 ha conquistato l’argento olimpico nel doppio, ma Romano Battisti non è solo una vedette del canottaggio. Infatti è uno specialista anche nella vela con la partecipazione, fra l’altro, su ‘Luna Rossa’ all’uitima prestigiosa America’s Cup. L’imbarcazione italiana è stata superata in finale ad Aukland solo dallo scafo neozelandese. Il riconoscimento ‘Lo sport oltre lo Sport’ è stato assegnato al quasi trentacinquenne della laziale Priverno.
Oro ai Giochi di Mosca nel 1980, altri successi e titoli nei professionisti fra cui la corona mondiale dei superleggeri del pugilato. Il napoletano Patrizio Oliva sul palco, come fosse un ring, riceverà il riconoscimento per ‘Sport e vita’. È ancora in attività pronta a collezionare altre medaglie e a imprimere nuovi record sul grande libro della storia del nuoto l’ungherese Katinka Hosszu, che, praticamente ha vinto tutto in ogni piscina del pianeta. A ‘The iron lady’ è stata assegnata l’etichetta di ‘Personaggio mito’.
Il programma dell’appuntamento del 2021 sarà aperto il 30 agosto con la partita di beneficenza in memoria di Chiara e Fabrizio Meoni a favore della ricerca. Poi, il primo giorno di settembre, la serata di premiazioni sulla piazza del Municipio di Castel Fiorentino. Il collegamento televisivo del clou della manifestazione, coordinata sul palcoscenico da Rachele Sangiuliano e Lorenzo Dallari, sarà garantito dalle frequenze di Sportitalia.

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