Aveva partecipato nella tenuta presidenziale di Castelporziano, a Roma, alla Festa dell’Educazione Alimentare nelle Scuole, ‘Legends di Sport e Salute’, a cui era presente, fra gli altri, anche il Capo dello Stato Sergio Mattarella, quando ha accusato un malore, poi risultato fatale. Paola Pigni, importante protagonista dell’atletica leggera degli anni Sessanta e Settanta, è stata trasferita all’ospedale romano ‘Sant’Eugenio’, ma inutilmente. Aveva 75 anni, in quanto era nata a Milano il 30 dicembre del 1945. Aveva iniziato giovanissima a correre con una certa intensità e produttività cronometrica, prima sulle distanze brevi e veloci, allungate con il passare del tempo per diventare una assoluta specialista di caratura internazionale del mezzofondo. L’incontro con la Snia Milano e, in particolare, con Bruno Cacchi, sia professionale che personale, ha rappresentato la svolta dell’attività sportiva. Paola Pigni, una delle prime atlete a reclamare e rivendicare l’identico trattamento di genere, fra uomini e donne, l’eguale rispetto sulle piste e sulle pedane, ha conseguito l’ISEF e la laurea in Scienze Motorie ed ha collaborato con la Federazione Italiana Bocce. Strepitosa nel conseguimento di ben sei record mondiali, in quasi tutte le distanze del mezzofondo e delle più lunghe distanze sull’anello, dagli 800 ai 10000 metri, compreso il miglio. Ha preso parte a un paio di Giochi Olimpici. Nel 1968 a Città del Messico eliminata in semifinale nei 1500 metri e nel 1972 a Monaco di Baviera, nella stessa distanza, ha conquistato la medaglia di bronzo. Mensola domestica arricchita e abbellita di primati e della medaglia olimpica, ma anche di una ventina di tricolori conquistati fra il 1965 e il 1975; di un oro all’Universiade di Mosca nel 1973 nei 1500 metri; di un paio di titoli ai Giochi del Mediterraneo di Algeri nella stessa stagione negli 800 e nei 1500 metri e l’argento a Smirne nel 1971 nei 1500 metri e di un bronzo nei 1969 ad Atene sempre nei 1500 metri. È stata iridata nella corsa campestre a Vichy nel 1970, quand’era chiamata Cross delle Nazioni; a Waregem nel 1973 e a Monza nel 1974. Leader anche nella prestigiosa Cinque Mulini del 1973 a San Vittore Olona. Nel 2016 ha visto l’apposizione al Foro Italico dell’inossidabile piastra con il suo nome per la Walk of Fame. Nel 2019 è stata invitata nel Principato di Monaco dalla World Athletics all”Heritage Mile Night’ dedicata e riservate ai migliori specialisti storici del miglio. Commozione per la scomparsa di Paola Pigni in tutto il mondo sportivo e, in particolare, dell’atletica leggera. “È stata una pioniera dell’atletica leggera ed esempio di intramontabile passione”, ha rilevato il presidente del CONI Giovanni Malagò. “Ai giovani ricordo sempre di rispettare i veri valori evitando le facili, ma improduttive scorciatoie”, il continuo leit-motiv di Paola Pigni.
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