Bici da corsa

L’UCI ha reso note le prime date della ripresa dell’attività agonistica internazionale della stagione di ciclismo

In ordine sparso e con ritmi e modi diversi. Ogni federazione sportiva internazionale è impegnata a ricercare la migliore soluzione per riorganizzare e ricostituire un calendario degli appuntamenti finora divorato dal micidiale Coronavirus. Almeno da quando sarà consentito dagli esperti sanitari per evitare qualsiasi rischio di contagio ai partecipanti. In attesa della sospirata sicurezza sono state rinviate di ben dodici mesi importanti competizioni, fra cui l’Olimpiade di Tokyo, che sarà in programma nell’estate del 2021, per la prima volta in un anno dispari; il Mondiale di atletica leggera ad Eugene, negli Stati Uniti e quello di nuoto a Fukuoka, in Giappone, spostati nel 2022.
La maggior parte delle organizzazioni sportive internazionali ipotizzano solo i periodi dell’eventuale riattivazione delle competizioni senza forzature sulle scadenze, soprattutto se temporaneamente ravvicinate. L’UCI, invece, è probabilmente la prima rappresentante di una singola disciplina a ufficializzare la rimodulazione del calendario 2020 delineando anche le nuove date, almeno per le importanti corse ciclistiche.
L’Union Cycliste Internationale ha posto la prima pietra, quella da cui riemergere dalle drammatiche nebbie causate dal Covid-19 e riguarda il Tour de France, la tradizionale e prestigiosa corsa a tappe. Sul calendario la linea della partenza è stata spostata dal 27 giugno al 29 agosto, sempre da Nizza, con il finale fissato ai soliti Campi Elisi di Parigi per il 20 settembre. La ‘Grande Boucle’ avrà lo stesso tracciato, quello già definito. Il direttore del Tour Christian Prudhomme ha ricordato che “il via non era stato così tardi nel corso dell’anno” e ha annunciato “di aver contattato i 49 sindaci dei centri coinvolti nel lungo percorso e avuto la massima reciproca collaborazione”. Inoltre, conta nell’eventuale disputa del Giro del Delfinato, anche in forma ridotta, come completamento della preparazione dei ciclisti in vista del Tour.
Gestito dall’Amaury Sport Organisation, il Tour è stato vinto per cinque volte da un poker di corridori: dal belga Eddie Merckx, dai francesi Jacques Anquetil e Bernard Hinault e dallo spagnolo Miguel Indurain, l’unico a mettere senza sosta in fila i trionfi, dal 1991 al 1995. Lo scorso anno la definitiva maglia gialla è stata indossata dal ventitreenne colombiano di Zipaquirà Egan Arley Bernal Gomez. La prima edizione del 1903 ha visto il successo di Maurice-Francois Garin, originario dell’aostana Arvier e con il tempo naturalizzato francese. Garin, nato nel 1871 scomparso a Lens nel 1957, oltre al Tour era riuscito a tagliare il traguardo prima di tutti anche in un paio di edizioni della Parigi-Roubaix.
L’UCI, fra l’altro, ha deciso che i campionati nazionali siano disputati il 22 e 23 agosto. In Italia erano programmati in Veneto. Confermato il periodo e la località del Mondiale, dal 20 al 27 settembre in Svizzera, ad Sigle. La Vuelta, il Giro di Spagna, sarebbe stata programmata dal 24 ottobre al 15 novembre, invece che dal 14 agosto al 6 settembre.
Il periodo di slittamento del Tour de France è stato condizionato dalle decisioni del presidente della Repubblica Emmanuel Macron di sospendere la programmazione e l’organizzazione dei cosiddetti ‘grandi eventi’ fino alla metà del prossimo mese luglio. E, così, il Giro d’Italia potrebbe essere organizzato dopo il Mondiale, dal 3 al 25 ottobre. Improbabile, però, la partenza dall’Ungheria, da Budapest, come’era previsto nel disegno originario della corsa a tappe con in palio la maglia rosa.
L’UCI non ha ancora calendarizzato le grandi classiche, che, comunque, vorrebbe far disputare per aggiornare e arricchire il rispettivo Albo d’Oro. L’incerta situazione riguarda le grandi classiche, in particolare, la Milano-Sanremo, il Giro di Lombardia e quello delle Fiandre, la Parigi-Roubaix e la Liegi-Bastogne-Liegi. Dovrebbe essere confermato il Campionato Europeo a Trento, dal 9 al 13 settembre.

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