Le granitiche convinzioni del Comitato Internazionale Olimpico e di quello dell’organizzazione dei Giochi di Tokyo per rispettare il definito programma cominciano a vacillare soprattutto dopo che alcune federazioni di importanti specialità e plurimedagliati paesi hanno invitato a riflettere sull’opportunità di inaugurare la kermesse dei cinque cerchi multicolorati. Per il presidente del CIO Thomas Bach, ex campione olimpico nella scherma nel 1976 sulla pedana canadese di Montreal, lo slittamento in avanti di mesi o di un anno sarebbe un grave colpo all’immagine e allo charme olimpico. L’espansione del Coronavirus è inversamente proporzionale alla riduzione del tempo disponibile per le qualificazioni utili alla partecipazione ai Giochi e alla relativa preparazione. Oltre all’aspetto sportivo, però, il CIO e il Comitato Organizzatore sono interessati a quello economico-finanziario caratterizzato soprattutto dai contratti sottoscritti con gli sponsor e per i diritti televisivi. In attesa delle decisioni ufficiali, naturalmente condizionate dalla situazione internazionale causata dal Covid-19, sono impegnate a limitare i disagi sia fisico-atletico-psicologici che economici delle rispettive società affiliate. La FPI, la Federazione Pugilistica Italiana, ha varato alcuni interventi a sostegno delle società, degli atleti e dei tecnici. Intanto ha cancellato il surplus a carico delle strutture che non erano riuscite a completare l’iter per l’annuale affiliazione entro i termini previsti. Un provvedimento da quasi 20 mila euro. La Federazione, attraverso il presidente Vittorio Lai e il vice Flavio D’Ambrosi, ha reso noto di voler erogare alle società organizzatrici un anticipo del 50% dei contributi collegati alla classifica generale dell’attività relativa allo scorso anno. Complessivamente sui 45 mila euro utili agli organizzatori per aggiornare i calendari con i vari appuntamenti promossi sulla nostra penisola. La Federazione, inoltre, ha deciso di estendere la garanzia assicurativa sugli infortuni anche durante le attività sportive all’interno degli spazi domestici in questo particolare periodo di isolamento dovuto al temibile Covid-19. Naturalmente gli impegni devono essere svolti rispettando le attuali normative e con le opportune autorizzazioni e la compilazione della scheda per il piano di allenamento. Un modo anche per sostenere e incentivare i giovani appassionati della disciplina sportiva. Le palestre casalinghe sono necessarie per non disperdere completamente il livello atletico acquisito e contrastare fenomeni di stress, paura, ansia e solitudine. È stato lanciato l’hashtag, ‘iorestoinformaconlaboxe’ ed è stata promossa la campagna, ‘distantimauniti’, anche in vista degli eventuali tornei di qualificazione per l’ancora incerta Olimpiade giapponese di Tokyo. La FPI è affiliata al CONI dal 1927. È guidata dal settantaduenne Vittorio Lai dal 25 febbraio del 2017, quando è stato eletto presidente al termine dell’assemblea di Assisi. È sempre in Umbria il Centro Federale di preparazione. A Santa Maria degli Angeli è stato allestito il Museo Nazionale del Pugilato.
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