Una corsa al mare

L’8 marzo la Huawei RomaOstia, la mezza maratona riconosciuta dalla IAAF. Il via dall’EUR. Traguardo al Lido

La partenza è prevista per la mattina dell’8 marzo, proprio nella Giornata Internazionale dei Diritti della Donna e anche la RomaOstia ricorderà e celebrerà l’importante appuntamento. È arrivata alla 46^ edizione l’ormai tradizionale mezza maratona, l’unica a vantare la Golden Lavel della IAAF, il massimo riconoscimento della Federazione Internazionale di Atletica Leggera, da ben otto anni.
Non mancano le novità alla prossima corsa podistica di 21 chilometri e 97 metri, che sono state rivelate dall’ideatore della RomaOstia, il quasi ottantunenne Luciano Duchi, alla presenza, fra gli altri, dei rappresentanti dell’amministrazione regionale e di quella comunale, Roberto Tavano e Angelo Diario e della FIDAL, l’ex pluricampionessa italiana nel lancio del martello Silvia Salis. La più evidente riguarda la variazione del percorso, in seguito alle verifiche quinquennali della IAAF, da cui è stata eliminata la parte finale sul Lungomare. I quasi 800 metri sono stati recuperati poco dopo la partenza con l’allungamento della sfilata del serpentone dei podisti sulle strade dell’EUR. Lo starter sarà in azione nelle vicinanze del Palazzo dello Sport. Il traguardo sarà posto alla Rotonda del Lido.
La Huawei RomaOstia è organizzata dal Gruppo Sportivo Bancari Romani, guidato da Laura Duchi, in partnership con RCS Sports&Events. Le iscrizioni saranno raccolte fino al prossimo 10 febbraio, ma la sensazione è di una lievitazione del numero dei partecipanti rispetto al 2019. E sarebbe una chiara inversione di tendenza. 133, almeno finora, i paesi che saranno rappresentati nella mezza maratona. La presenza femminile dovrebbe oscillare intorno al 25% degli iscritti.
È stato alzato il velo anche sulla maglia, dai colori e dal disegno originale con triangoli rossi sulla compattezza grigia, prodotta dall’azienda Joma. Una manifestazione che rispetta l’ambiente, con la plastica posta al bando e le borse realizzate con materiali certificati.
Luciano Duchi, vera e propria memoria storica, ha ricordato un paio di atlete che hanno segnato l’avvenimento podistico romano con uno sfortunato
comun denominatore dal tragico epilogo, Daniela Chiodi e Maura Viceconte, rispettivamente protagoniste nel 1996 e nel 2000. L’ultima italiana vittoriosa sul traguardo del Lido è stata nel 2011 Anna Carmela Incerti. Nella gara maschile, invece, il tricolore sul gradino più alto del podio manca dal 2001 quand’era stato issato per Giuliano Battocletti. Nell’Albo d’Oro non figura per tre volte il nominativo dello stesso atleta, anche non consecutivamente, ma in compenso sono ben tredici, sei sportivi e le altre donne, ad aver tagliato per due volte davanti a tutti il traguardo.

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