Ambiente, economia circolare, fonti rinnovabili, iniziative per fronteggiare il dissesto idrogeologico, mobilità sostenibile: questi i delicati e importanti temi affrontati a approfonditi in Campidoglio nel corso dell’incontro su ‘Smart City, Foreste Urbane e Tutela delle Acque’, promosso dalla Fondation Prince Albert II de Monaco in collaborazione con l’Università ‘La Sapienza’ e il sostegno dell’amministrazione comunale di Roma Capitale. Al convegno hanno partecipato, fra gli altri, il principe Alberto di Monaco, il sindaco Virginia Raggi, il rettore del’La Sapienza’ Eugenio Gaudio, l’amministratore delegato dell’Environmental System Reasarch Institute in Italia Emilio Misuriello e alcuni docenti dell’Università romana. Il principe Alberto, nell’intervento all’interno della Sala ‘Orazi e Curiazi’ dei Musei Capitolini, ha illustrato l’attività della Fondazione e, soprattutto, la sensibilità personale verso la tutela dell’ambiente sollecitata e lievitata nel corso “del summit del 2002 a Johannesburg”. E, infatti, quando è arrivato alla guida del Principato “è diventata un’assoluta priorità, in quanto gli interventi dovranno essere molteplici”. Inoltre, l’Altezza Serenissima, in occasione del centesimo anniversario della spedizione al Polo di un diretto antenato, Alberto I, è andato a visitare le aree da tempo considerate a rischio, proprio a causa dei cambiamenti climatici. Ecosistemi in pericolo e a Montecarlo sono attivate continuamente iniziative di compensazione per gli inquinanti emessi durante il Gran Premio di automobilismo di FormulaUno e del Monaco Yatch Club. La Fondazione, fra l’altro, è associata alla ‘Piattaforma Ocean and Climate’ per promuovere ‘L’Appel de l’Ocean for Climate’ con le critiche situazioni delle distese d’acqua invase dalle plastiche, dalle eventuali dispersioni petrolifere e dalle stive delle navi. Componente del Comitato Olimpico Internazionale e olimpionico nel bob da Calgary 1988 a Salt Lake City 2002, il sessantunenne Albert Alexandre Louis Pierre Grimaldi, figlio di Ranieri III, dopo un breve periodo da Reggente, è al vertice del Principato dall’inizio di aprile del 2005. “L’ambiente rappresenta da tempo uno dei temi strategici nei campi della didattica e della ricerca dei vari atenei”, ha ricordato il rettore del’La Sapienza’ Eugenio Gaudio. “È indispensabile nella società contemporanea diffondere la cultura della sostenibilità come, fra l’altro, indicato nell’Agenda dell’ONU per il 2030. Azioni a tutela della biodiversità, degli ecosistemi, dell’efficienza energetica e a uso attento e responsabile delle risorse, che contribuiscono a garantire la qualità della vita”. Gaudio, inoltre, ha anche rivelato la “sensibilizzazione dell’Università per “fornire strumenti” utili a favore delle “nuove generazioni sui temi legati alla sostenibilità, naturale, sociale ed economica, sulla base del raggiungimento degli SDGs, gli Sustainable Development Goals, dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite”. Confermato l’interscambio costante con altri paesi, compreso il Principato di Monaco. Virginia Raggi ha rilevato le linee teoriche definite dal Campidoglio e indicate nella ‘Strategia di Resilienza’, mentre il professor Carlo Blasi ha affermato che “molte città italiane sono impegnate a pianificare interventi per la realizzazione di nuove aree verdi e per la diminuzione del consumo di suolo. Nell’elenco emergono soprattutto Brescia, Ferrara, Milano, Padova, Pavia e Torino”. Esempi di “Foreste Urbane”. Un altro docente universitario, Marco Petitta, ha posto l’attenzione sul fabbisogno idrico, “garantito per l’85% da pozzi e sorgenti. In Europa è importante per qualità e quantità l’approvvigionamento attraverso le acque sotterranee”. La concentrazione della popolazione nelle aree urbane sollecita “l’ottimizzazione delle risorse, la protezione dei sistemi ambientali, l’approccio all’economia circolare e la lotta agli sprechi”, che sono “contributi fondamentali all’applicazione del concetto di Smart Cities”.
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