L’energia del futuro

A Frascati il superlaboratorio del progetto DTT promosso dall’ENEA e sostenuto soprattutto dalla BEI

DTT, Divertor Tokamak Test. È il progetto per la realizzazione di un superlaboratorio strategico per la cosiddetta ‘energia del futuro’. Produzione di energia da fusione nucleare attraverso un processo sostenibile, che contribuisce alla prossima fase di decarbonizzazione annunciata in Europa. La fusione nucleare è il processo inverso alla fissione nucleare ed è il fenomeno che alimenta il sole e le stelle. Il propellente è un gas di particelle cariche chiamato plasma, che come reazione produce elio. Questa particolare tecnica avrà la caratteristica di poter raggiungere l’obiettivo rappresentato dall’ottenimento di energia rinnovabile, sicura, economicamente competitiva, senza scorie, inesauribile e in grado di sostituire i combustibili fossili.
Il laboratorio scientifico-tecnologico avrà il riferimento in Italia, nella regione Lazio, in particolare a Frascati, nell’hinterland romano. Il progetto, sostenuto da un investimento multiplo di oltre 500 milioni di euro, è stato promosso dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, in collaborazione con il CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche; l’INFIN, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare; il Consorzio RFX; CREATE e con alcune università e politecnici italiani. Un contributo arriverà anche da EuroFusion, il consorzio europeo a cui è affidata la gestione delle attività di ricerca sulla fusione nucleare. La collaborazione sarà utile anche per favorire il progetto mondiale da oltre 20 miliardi di euro, ITER, al quale prendono parte la Cina, la Corea del Sud, il Giappone, l’India, la Russia, gli Stati Uniti e l’Unione Europea e DEMO, il reattore che dopo il 2050 sarà destinato a produrre energia elettrica da fusione nucleare.
La maggior parte del sostegno economico, 250 milioni di euro, è assicurato dalla BEI, la Banca Europea per gli Investimenti. L’accordo è stato sottoscritto nella capitale dal presidente dell’ENEA Federico Testa e dal vicepresidente della BEI Dario Scannapieco. Altre risorse sono state stanziate da EuroFusion, 60 milioni di euro; dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e da quello dello Sviluppo Economico per complessivi 80 milioni di euro equamente ripartiti; dalla Regione Lazio, 25 milioni di euro; dall’ENEA e da alcuni partner nazionali e internazionali, 80 milioni di euro. Un’altra somma, 40 milioni di euro, è stata annunciata dal vicepresidente della Regione Lazio Daniele Leodori per le opere infrastrutturali.
L’importante struttura di Frascati sarà in grado di offrire opportunità occupazionali qualificate e specializzate per almeno 1.600 persone; di formazione, quantificate e destinate ad oltre 200 ricercatori e per le aziende non solo del settore. A questo proposito, Federico Testa ha ricordato che “l’ENEA negli ultimi tempi ha ‘accompagnato’ alcune realtà imprenditoriali nell’aggiudicazione di bandi per quasi un miliardo e 300 milioni di euro”. L’iniziativa di Frascati potrebbe avere un impatto sul Prodotto Interno Lordo nazionale per quasi 2 miliardi di euro.
Dario Scannapieco ha rilevato che “nel 2018 in Italia sono state perfezionate 91 operazioni per 8 miliardi e 500 milioni di ‘nuova finanza’, pari allo 0,5% del PIL. Nel corso dell’anno sono state sostenute 77.500 fra piccole e medie imprese per 897 mila posti di lavoro. Nel decennio 2008-2018 i finanziamenti in Italia da parte della BEI sono stati 108 miliardi per 300 miliardi di euro di investimenti sostenuti”.
Il DTT facility, che sarà sviluppato fino al 2026 al centro di ricerca di Frascati, sarà utile per almeno un/quarto di secolo. Una volta realizzato il Divertor Tokamak Test avrà una forma cilindrica ipertecnologica alta una decina di metri con un raggio di 5 metri. Una specie di “superlaboratorio dove ricerca e sperimentazione avranno lo scopo di testare diverse configurazioni, fra cui ‘smaltire’ l’enorme quantitativo di calore, 150 milioni di gradi, generato dal processo di fusione per estrarre energia termica, che sarà trasformata in vapore per alimentare la turbina” e diventare energia elettrica.

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