Matera chiama luna. Quella luna conquistata proprio giusto giusto cinquant’anni fa. Era il 20 luglio del 1969 quando la missione americana dell’Apollo 11 è riuscita a completare il piano per l’allunaggio previsto nell’area del Mare della Tranquillità e a far calpestare per la prima volta ad un uomo il suolo dell’unico satellite naturale della Terra. Dal modulo ‘Eagle’, infatti, sono scesi prima Neil Armstrong per pronunciare quell’indimenticabile considerazione, “questo è un piccolo passo per un uomo, un gigantesco balzo per l’umanità” e, quindi, il compagno di viaggio Buzz Aldrin. Il terzo, Michael Collins, era impegnato a pilotare il modulo ‘Columbia’ nell’orbita lunare in attesa del ritorno della coppia escursionista di astronauti. La città lucana, Capitale Europea della Cultura per il 2019, ha inserito nel programma degli appuntamenti anche la celebrazione dell’importante avvenimento, che ha segnato la storia dell’umanità. A ricordare la riuscita missione della NASA sarà una particolare e originale performance multimediale, ‘Apollo Soundtrack’, prevista il prossimo 18 luglio, dalle ore 21, nel suggestivo scenario di Cava del Sole. Pochi giorni dopo lo spettacolo degli Icebreaker sarà messo in scena nella capitale inglese, a Londra. Dodici musicisti compongono il gruppo fondato nel 1989 da John Godfrey e James Poke. Del repertorio fanno parte alcuni brani firmati dai più noti musicisti come Barry Adamson, Gavin Bryars, Donnacha Dennegy, Brian Eno, Philip Glass, Michael Gordon, David Lang, Michael Nyman e Terry Riley. Nell’estate del 2009 gli Icebreaker hanno presentato in anteprima la versione live dell’album ‘Apollo’ con le sonorità di Brian e Roger Eno e Daniel Lanois allo Science Museum ‘IMAX’ di Londra in occasione dei quarant’anni dall’arrivo sulla luna. L’ulteriore arrangiamento è stato realizzato dal sudcoreano Woojun Lee ottenendo positivi giudizi dai critici e dagli esperti del settore. La nuova versione è stata proposta al pubblico dalla primavera del 2010. Quella missione ha avuto fra i protagonisti anche Rocco Petrone, figlio di emigrati lucani. L’ingegnere italo-americano ha supervisionato tutti i lanci della NASA e l’intero programma ‘Apollo’. Dalla Città dei Sassi un raggio laser dell’ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana, raggiunge quotidianamente il suolo lunare. Il tempo di andata e ritorno del MLRO, Matera Laser Ranging Observatory, è analizzato dagli esperti anche in relazione alla conoscenza della struttura interna del satellite naturale della Terra. Durante la performance saranno proiettate le spettacolari immagini satellitari acquisite dal Centro Spaziale di Matera. All’iniziativa ha collaborato proprio il Centro Spaziale, uno dei più avanzati al mondo e operativo dal 1994, dove è impegnata l’e-GEOS, la joint-venture fra Telespazio e ASI. Leonardo, invece, è una azienda ad alta tecnologia ed è presente industrialmente in Italia, in Gran Bretagna, in Polonia e negli Stati Uniti.
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