Un killer invisibile

Convegno al CONI sulla pericolosa presenza di amianto negli impianti sportivi anche degli istituti scolastici

Nel nostro Paese sono ancora 40 milioni le tonnellate di materiali ad alto rischio per la salute dei cittadini, in particolare contenenti amianto, posti in quasi un milione di strutture fra industriali, scolastiche, sportive e alloggiative. Nel 2012 l’ONA, l’Osservatorio Nazionale Amianto, ha individuato almeno 2 mila e 400 istituti scolastici ancora non bonificati. Una quota confermata un paio di anni dopo dal Censis. La situazione pone all’esposizione delle pericolose, infide e perfide fine oltre 352 mila giovani e 50 mila fra personale docente e non docente. Alla lista non potevano mancare gli ospedali e la ragnatela delle tubature, 300 mila chilometri, che salgono a 500 mila con i vari allacciamenti.
L’ONA e il Comitato Nazionale Italiano Fair Play hanno promosso una giornata di approfondimento sul delicato, ma importante tema nel suggestivo Salone d’Onore del Foro Italico, ‘Sport e Scuola, Ambiente e Sicurezza: Via l’Amianto!’, al quale hanno partecipato, fra gli altri, i vertici delle varie organizzazioni, rispettivamente Ezio Bonanni, Ruggero Alcanterini e Giovanni Malagò e gli ex olimpionici Michele Maffei e Daniele Masala.
L’amianto, noto anche come eternit dalla denominazione dell’azienda produttrice di materiali fibrocementosi utilizzati per un lungo periodo oltre tremila diversi settori lavorativi, è stato messo al bando con una legge del 1992. Da tempo, ormai, sono dimostrati gli effetti infiammatori, fibrogeni e cancerogeni dell’amianto, fatali annualmente per migliaia di persone colpite, fra l’altro, da asbestosi, mesotelioma e da malattie polmonari, che portano a complicazioni cardiorespiratorie e cardiovascolari.
Numerosi, ancora, gli impianti sportivi realizzati prima dell’entrata in vigore della normativa opportunamente restrittiva, che avrebbero necessità di decisivi interventi di bonifica. La mancanza di investimenti per l’ammodernamento delle strutture quotidianamente frequentate da migliaia di giovani atleti rallentano la soluzione. L’ONA ha proposto di esaminare e sfruttare ogni possibilità tecnico-normativa e finanziaria concesse, fra l’altro, dai piani pluriennali attraverso il fondo ‘Sport e Periferie’. Il primo era stato avviato nel 2015 con l’obiettivo di trovare le misure più adeguate per il recupero e la messa in sicurezza di alcuni impianti.
Qualche
flash dalle regioni. Nelle scuole del Lazio sono stimate oltre 64 tonnellate di amianto da smaltire; in Emilia-Romagna gli impianti da riqualificare sarebbero una sessantina e oltre cinquanta gli istituti scolastici; nelle Marche gli interventi necessari sarebbero ancora al di là dell’11% di quelli catalogati e in Sardegna gli edifici da bonificare sarebbero quasi 360 rispetto agli iniziali 450. Il CONI ha varato ‘1.000 cantieri per lo sport’, il progetto che prevede interventi di manutenzione ambientale e strutturale e di miglioramento tecnologico negli spazi sportivi di 729 istituti scolastici sparsi in tutta la nostra penisola.

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