Addio Niki

Lauda aveva 70 anni. Tre volte Mondiale. Doppio successo con la Ferrari. L’austriaco era stato coinvolto in un terribile incidente

“Il nome e la figura di Niki Lauda è quasi automaticamente associata al colore e alla fama della Ferrari, con la quale aveva vinto due volte il Mondiale ed era stato vittima di quel drammatico e indimenticato incidente in Germania. Era rimasto sempre legato al mondo del Cavallino, anche se negli ultimi anni era coinvolto nel progetto della Mercedes e a Luca Cordero di Montezemolo”, all’epoca responsabile, come direttore sportivo, della Rossa di Maranello. Pensieri e parole del presidente del CONI Giovanni Malagò raccolte al Foro Italico dopo aver appreso della scomparsa di Niki Lauda.
Andreas Nikolaus Lauda era nato a Vienna il 22 febbraio del 1949. Nel mondo della FormulaUno ha trionfato tre volte. Campione iridato e corona d’alloro nel 1975 e nel 1977 con la Ferrari e nel 1984 per mezzo punto sul compagno di box della McLaren, il francese Alain Prost. E’ stato pilota anche della March, della BRM e della Brabham. Ha collezionato 25 vittorie, 54 podi, 24 pole position e altrettanti giri veloci nelle 171 presenze. 420,5 i punti conquistati. Il debutto in FormulaUno risale al 1971 nel Gran Premio d’Austria, quello di ‘casa’.
Il primo giorno di agosto del 1976, nel Gran Premio di Germania sulla pista del Nurburgring, il grave incidente, causa di cicatrici perenni nell’aspetto e, per lungo tempo, anche nello spirito. La carriera nell’automobilismo veloce ha riguardato le stagioni dal 1971 al 1979 e dal 1982 al 1985. Una volta sceso definitivamente dall’abitacolo delle monoposto ha fondato e diretto un paio di compagnie aeree, la Lauda Air e la Niki. Nel settore della passione sportiva il pluricampione austriaco è stato dirigente prima alla Jaguar e, poi, dal 2012, alla Mercedes come presidente non esecutivo.
Lauda è stato uno dei migliori piloti della storia della FormulaUno. Non certamente una meteora, ma un pilota radicato podi e protagonistica dell’alta classifica generale e degli ordini d’arrivo. Era chiamato ‘Il calcolatore’ o, ammodernato e aggiornato, ‘Il computer’ per l’abilità nell’analizzare con estrema razionalità e freddezza ogni situazione e momento della corsa. All’accesa sfida per il Mondiale del 1976 con l’inglese James Hunt, il regista Ron Howard ha dedicato nel 2013 un film, ‘Rush’, con Lauda interpretato dall’attore tedesco Daniel Bruhl.
Lauda era stato ricoverato nei giorni scorsi in una clinica svizzera per problemi ai reni con relativo trattamento di dialisi. Otto mesi fa era stato sottoposto a un intervento per un trapianto al polmone.
Messaggi ai familiari sono stati invitati dall’intero circus della massima espressione dell’automobilismo veloce, in particolare dalla Ferrari e dalla McLaren, le scuderie dove Niki Lauda è stato come pilota sul più alto trono del pianeta.

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