Lo stadio di Tor di Valle

“Linee ferroviarie da potenziare” per il Politecnico di Torino. Possibile aperture dei cantieri entro l’anno

“Lo stadio si fa”. L’annuncio dell’anno, accompagnato anche dalla visione dell’hastag sullo schermo allestito nella Sala della Protomoteca del Campidoglio, è di Virginia Raggi, sindaco di Roma Capitale, che per l’occasione era sostenuta da Stefano Brinchi, presidente dei Servizi di Roma Mobilità e, soprattutto, da Bruno Dalla Chiara, l’ingegnere riferimento del Politecnico di Torino, per mesi impegnato negli studi e nelle molteplici simulazioni in modo da far combaciare la realizzazione dell’impianto sportivo con le inevitabili esigenze della zona dovute alla massiccia e contemporanea presenza di decine di migliaia di persone. Il nodo da sciogliere, la matassa da dipanare è proprio sulla circolazione, sulla mobilità, un po’ diluita nell’arrivo, ma concentrata al massimo nel momento del deflusso, massiccio alla fine dell’avvenimento sportivo.
Dalla Chiara, dissolti i fumogeni delle evoluzioni teoriche a mostrare aspetti positivi, conferma sostanzialmente le impressioni riguardanti l’inevitabile e necessario rafforzamento dei collegamenti ferroviari, della Roma-Lido e dell’altro per e da Fiumicino. “Aumentare e allettare con l’offerta di un trasporto pubblico efficace ed efficiente”. A questo proposito Virginia Raggi ha concesso qualche cifra per il miglioramento e l’ammodernamento delle linee ferrate, complessivamente “180 milioni di euro” per uno dei collegamenti peggiori del nostro Paese. In questo modo la situazione, considerata “catastrofica” dal Politecnico, potrebbe diventare “sufficiente” e “positiva” ed ottenere il placet degli esperti. Gli interventi migliorativi, comunque, devono essere conclusi inevitabilmente prima dell’apertura dell’impianto sportivo di Tor di Valle.
E, poi, il capitolo del trasporto veicolare. Brinchi ipotizza una maggiore adesione all’auto condivisa, ma interventi sulla rete stradale appare inevitabile anche se una quota dei futuri appassionati di calcio dovessero abbandonare il mezzo privato per viaggiare verso il nuovo stadio.
Dal piano sembra svanire il Ponte di Traiano, ma il meccanismo dovrebbe procedere se sarà oliato a dovere dall’estremo rafforzamento riqualificativo del collegamento ferroviario, del trasporto pubblico. L’ammodernamento della linea è praticamente la soluzione, probabilmente unica e indispensabile, per poter ottenere un parere positivo da parte degli esperti del Politecnico, comunque conoscitivo e non vincolante per la realizzazione dell’impianto sportivo.
Virginia
Raggi, che guida un’amministrazione monocolore pentastellata, inoltre, ha anche rivelato “la possibilità da parte dei proponenti di avviare i cantieri entro la fine dell’anno”. Eventualità, naturalmente, accolta positivamente da Mauro Baldissoni, vicepresidente esecutivo dell’Associazione Sportiva Roma con delega sullo stadio.
Intanto, sulla vicenda, in Campidoglio, è previsto per il prossimo 21 febbraio un confronto nell’aula Giulio Cesare, che, comunque, è a larga maggioranza 5Stelle.

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