Un’esposizione itinerante, suggestiva, impolverata di ricordi ed emozioni. Quindici tappe, che nel 2018 hanno toccato numerosi centri di tutta Italia, fra cui Napoli, Sassari, Verona, Perugia, Vicenza, Padova, Forlì. La tredicesima in calendario è nella capitale, in particolare al ‘Litus Roma Hostel’ di lungomare Toscanelli, ad Ostia, dove sarà allestita dal prossimo 12 gennaio la mostra, ‘In viaggio con la storia del calcio’, quella del Mondiale per nazionali, dal 1930 al 2014. In bellamostra oltre duemila testimonianze, veri e propri cimeli, originali, caratteristici e tradizionali. Scarpini, palloni, maglie, tute, giacche degli arbitri, stemmi, scudetti, documenti e le pagine dell’epoca di giornali e riviste, quotidiani e periodici. L’iniziativa, targata AICS, l’Associazione Italiana Cultura e Sport, è stata curata dai collezionisti del Museo del Calcio Internazionale Luigi Carvelli e Renato Mariotti e ha trovato il sostegno dell’ICS, l’Istituto per il Credito Sportivo. La visione riporta alla memoria sensazioni d’un tempo ormai andato e superato dall’evoluzione dei materiali, dall’ammodernamento delle tecniche e dall’immenso e sempre crescente giro economico e d’affari scatenato intorno e all’interno del mondo del calcio. Un richiamo al romanticismo della disciplina, alla nostalgia di quelle sfide legate e collegate solo ai novanta minuti e lontane dagli sconsiderati eccessi che producono violenze e drammi alcune volte anche insanabili fra i vari e cosiddetti ‘sostenitori’. Da ammirare con estrema curiosità le divise delle nazionali protagoniste delle edizioni del Campionato del Mondo di calcio, fino al 1970 Coppa ‘Julies Rimet’, quando il Brasile conquistò definitivamente il trofeo come previsto dal regolamento per chi riusciva a iscrivere sull’Albo d’Oro il nome della propria nazionale per tre volte: 1958, 1962 e, appunto, 1970. Il primo Mondiale visto a colori in TV, ma non in Italia. Oltre alle maglie, agli scarpini e alle tute dei grandi calciatori di ogni continente, è possibile scoprire alcune storie, fra cui quella dello Sport Club International fondato in Brasile nei primi anni dello scorso secolo da figli di immigrati, ai quali non era consentito essere tesserati nelle squadre locali. Esposto il pallone originale della prima partita internazionale disputata nel 1872. Ammirabile la prestigiosa maglia da portiere autografata da Papa Francesco. Ogni appuntamento nelle città della nostra penisola è arricchita e abbellita dalle testimonianze delle aree dell’esposizione. Sul litorale è l’occasione della Lazio e della Roma. All’iniziativa, in un armonico e conciliante clima, sono stati coinvolti rispettivamente la Lazio 100 e l’UTR, l’Unione Tifosi Romanisti, che hanno concesso numerosi reperti, fra cui maglie, trofei e foto originali delle due formazioni della capitale. L’esposizione, ‘In viaggio con la storia del calcio’, potrà essere visitata gratuitamente fino al prossimo 27 gennaio con l’obiettivo di ottenere nella Città Eterna uno spazio per una permanente esperienza. Attesi, fra l’altro, numerosi giovanissimi delle scuole-calcio non solo di Roma, ma dell’intera regione.
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