Era sconsigliata per le donne sottoposte a interventi a causa di neoplasie mammarie un’attività motoria che avesse coinvolto soprattutto gli arti superiori. Gli ammodernati approfondimenti avrebbero dimostrato, invece, che l’esercizio fisico non determinerebbe uno sviluppo o un aggravamento del linfedema. Al contrario, avrebbe una funzione protettiva. E, allora, i sanitari hanno iniziato a ricercare la disciplina più appropriata al caso. Trovata. A quel punto perché non coinvolgere la Federazione di riferimento? Il canottaggio con il continuo movimento tecnico armonico, simmetrico e modulare, è l’ideale per ritrovare un equilibrio e un benessere anche con il mondo dell’acqua e della natura, oltre che con le altre persone interessate. Il progetto ‘Sport2Feel’ è finalizzato, attraverso un iter guidato e assistito, proprio al miglioramento fisico e psicologico. Nel programma hanno un’importante partecipazione i medici, gli psicologi, gli allenatori, i tecnici e gli sportivi. L’iniziativa è promossa dalla onlus Primi Elementi con il sostegno della Federazione Italiana Canottaggio e la collaborazione, fra gli altri, della Fondazione Policlinico Universitario ‘Agostino Gemelli’; dell’Università Cattolica del Sacro Cuore; dell’Istituto di Medicina e Scienza dello Sport del CONI. La Federazione guidata da Giuseppe Abbagnale, anche attraverso i vari circoli, ha varato l’opportuno piano di allenamenti, mentre il responsabile dell’iniziativa per la riabilitazione fisica e psichica Nicolò Cavalcanti di Verbicaro e Manuela Romagnoli, presidente della onlus ed esperta di Neuropsichiatria Infantile e Psicoterapeuta, hanno sottolineato la possibilità di estendere l’attenzione sull’intero territorio nazionale. Intanto il primo protocollo di allenamento è stato sviluppato da un team coordinato da Roberto Bartoletti del Servizio di Riabilitazione Oncologica e Flebolinfologia dell’équipe sanitaria del Centro per la Cura del Linfedema della Fondazione Policlinico Universitario ‘Agostino Gemelli’ e dell’Istituto di Ricerca e Cura a Carattere Scientifico-IDI di Roma, in collaborazione con Tiziana Caliandro, specialista in Attività Motoria Preventiva e Adattata. Gli esperti ritengono il canottaggio uno sport utile alla prevenzione e al sostegno di patologie del drenaggio linfatico. Il programma di allenamento prevede esercizi a corpo libero per una coordinazione neuromuscolare ed elasticità e mobilità articolare con intensità progressivamente crescente. Poi il passaggio all’esercitazione al remo e una fase finale di allungamento e rilassamento. Possibili esercizi con l’ausilio di piccoli attrezzi, fra cui bastoni di legno, palline di spugna ed elastico. Per superare il peso economico dei pazienti Cavalcanti è alla ricerca di partner e sponsor e collaborazioni da parte dei circoli. Il primo a rispondere positivamente è stato il Tirrenia Todaro del presidente Leopoldo Aperio Bella. Il progetto, oltre a Roma, è avviato in altre città della nostra penisola, fra cui Brindisi, Taranto, Torino e Varese. Il linfedema è una patologia cronica progressiva, in grado di colpire il 20% delle donne operate al seno, che hanno subito un’asportazione dei linfonodi ascellari. Il 75% sviluppa il linfedema nel primo trimestre dall’intervento, ma il rischio resta anche nelle altre. Il protocollo di allenamento dell’attività fisica prevede sessioni di gruppo con frequenza bisettimanale.
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