Immobili pubblici

Interventi per migliorare l’efficienza energetica e abbassare l’inquinamento atmosferico nelle città italiane

Azioni e interventi molteplici da parte delle amministrazioni pubbliche locali, in particolare chi ha sottoscritto a livello europeo il Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, che prevede una riduzione del 40% delle emissioni inquinanti nell’aria entro il 2030. Il documento è stato sottoscritto anche da alcune città del nostro Paese, fra cui Roma. Un po’ tutti indicano nel traffico veicolare e negli edifici fra i responsabili dell’attuale situazione.
La circolazione stradale, soprattutto nei rispettivi centri storici cittadini, è contenuta con i blocchi periodici e con la messa al bando delle auto datate e più inquinanti e con il miglioramento del servizio pubblico di trasporto proprio per incentivare l’abbandono delle personali quattroruote anche nel parcheggio di casa.
Dal 2020 tutti i nuovi edifici dovranno essere realizzati a ‘consumo ed emissioni zero’ e con la predisposizione del recupero dell’acqua piovana utilizzabile per i servizi e l’eventuale spazio verde. Intanto sarebbe opportuno adeguare l’esistente. Gli immobili pubblici. E non sono pochi. Il piano, fra l’altro, prevede l’installazione di pannelli fotovoltaici, dove è possibile; l’ammodernamento degli impianti elettrici e dei sistemi di riscaldamento, in modo da abbattere la cosiddetta ‘bolletta energetica’.
‘Edilizia Residenziale Pubblica ad Alta Efficienza Energetica’ è stato il filo conduttore di una giornata di approfondimento promossa in Campidoglio, nella suggestiva Sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, dall’amministrazione monocolore pentastellata di Roma Capitale; dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile; dalla GSE, la Gestione Servizi Energetici e da FederCasa. All’appuntamento hanno partecipato amministratori pubblici, fra cui della Regione Puglia e del comune di Roma.
Roma Capitale ha aderito al Patto dei Sindaci per il Clima e l’Energia, che fissa l’impegno per la riduzione delle emissioni climalteranti di almeno il 40% entro il 2030. Nella lista degli osservati speciali per gli opportuni interventi, in
particolare l’ERP, l’Edilizia Residenziale Pubblica, per l’applicazione di moderne e innovative tecnologie. Le azioni sono inserite nel PAESC, il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima.
Nel corso del convegno sono state illustrate alcune esperienze di altre realtà della nostra penisola, fra cui quella pugliese, della provincia di Lecce, come il progetto della riqualificazione di un paio di immobili a Maglie.
Per migliorare le condizioni dell’aria delle città del nostro Paese è stato allestito anche un tavolo tecnico con gli esperti e gli specialisti dell’ENEA e della GSE.

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