Poker sugli sci

Alla Paralimpiade Invernale di PyeongChang Bertagnolli-Casal superstar. La quinta medaglia è di Pozzerle

Il forziere azzurro fasciato con il tricolore questa volta non torna vuoto, ma arricchito da cinque medaglie. E di tutti i metalli. Dal più pregiato e prestigioso. Nelle ultime edizioni la squadra italiana ai Giochi Paralimpici collezionava solo presenze e anche delusioni lontano dal podio. Partecipazioni a fari spenti e finali a bisacce vuote.
Dal 9 al 17 marzo del 2018 in Estremo Oriente, in Corea del Sud, all’interno degli impianti da rimuovere alla fine della kermesse di PyeongChang, la pattuglia azzurra ha conquistato 2 ori, altrettante medaglie d’argento e una di bronzo. Superiamo il fatto che la maggior parte del bottino è stata ottenuta dalla coppia, fantastica nelle prove alpine, formata dai diciannovenni trentini della zona di Cavalese, Giacomo Bertagnolli e l’amico-guida Fabrizio Casal. Tricolore a sventolare sul pennone più visibile e le note dell’inno di Mameli suonato fra l’emozione generale e del presidente del Comitato Italiano Luca Pancalli dopo le vittorie nello slalom gigante e in quello speciale. I due bicampioni paralimpici, che fra pochi mesi dovranno affrontare gli esami scolastici di maturità, hanno anche conquistato il secondo posto nel supergigante, superati solo per 18 centesimi di secondo dagli slovacchi Jakub Krako e Markus Brozman e il bronzo nella discesa libera. Insomma, hanno collezionato l’intero campionario dei metalli a disposizione nella categoria visually impaired. Erano attesi. Erano la speranza della delegazione e degli sportivi italiani per ottenere importanti risultati ai Giochi sudcoreani, in quanto vantavano il titolo di campioni del Mondo conquistato a Tarvisio, oltre a grandi piazzamenti internazionali. 38 anni scarsi in due. Sono stati incredibilmente favolosi e hanno rispettato i pronostici della vigilia, in particolare di quelli italiani.
La quinta medaglia, d’argento, è arrivata dallo snowboard cross, categoria upper limb. Sul podio è salito Manuel Pozzerle, 39 anni, veronese, esordiente alla Paralimpiade. È stato preceduto nella prova decisiva dall’australiano Simon Patmore, che nei Giochi Estivi del 2012, a Londra, aveva conquistato la medaglia di bronzo sui 200 metri T46. Pozzerle ha perso la mano sinistra una decina di anni fa, nel 2008, a causa di un incidente in moto. Nello snowboard cross ha trionfato un paio di volte in gare di Coppa del Mondo e in altre occasioni è salito sul podio.
In questa dodicesima edizione sulla neve e i ghiacci sudcoreani la spedizione azzurra era composta da 27 atleti, tutti uomini. Alla cerimonia di apertura il portabandiera è stato Florian Planker, componente della squadra di para ice hockey; in quella di chiusura tricolore affidato a Giacomo Bertagnolli.
Nel medagliere l’Italia paralimpica ha chiuso poco oltre le prime dieci.
La prima edizione dei Giochi Invernali risale al 1976, in Svezia. A Ornskoldsvik, dal 21 al 28 febbraio, sono stati protagonisti 98 atleti in rappresentanza di 16 paesi. Dopo l’esordio svedese la paralimpiade è stata organizzata nel 1980 sempre in Scandinavia, ma in Norvegia, a Geilo; nel 1984 e nel 1988 in Austria, a Innsbruck; nel 1992 in Francia, a Tignes-Albertville; nel 1994, ancora in Norvegia, a Lillehammer; nel 1998 in Giappone, a Nagano; nel 2002 negli Stati Uniti, a Salt Lake City; nel 2006 in Italia, a Torino; nel 2010 in Canada, a Vancouver; nel 2014 in Russia, a Sochi e nel 2018 in Corea del Sud, a PyeongChang. Appuntamento fra quattro anni in Cina, nella grande e popolosa capitale, Beijing, Pechino.

Condividi

Lascia un commento

Sport

Il tour del Villaggio

Una decina di città della nostra penisola coinvolte nelle iniziative promosse fino al 27 ottobre da Sport Senza Frontiere e da Conad a favore del benessere fisico e dell’inclusione sociale. Il 10 settembre tappa al Foro Italico di Roma Condividi

Condividi
Read More
Sport

A Roma lo show dei cavalli

Dal 30 agosto al 1° settembre al Circo Massimo la tappa italiana del ‘Longines Global Champions Tour’ con i migliori specialisti al mondo del salto ostacoli in arrivo direttamente dall’Olimpiade di Parigi Condividi

Condividi
Read More
Sport

Un gentleman in panchina

Scompare a 76 anni Sven Goran Eriksson, il tecnico svedese di calcio che in Italia ha allenato, fra l’altro, la Roma, la Fiorentina, la Sampdoria e la Lazio, con la quale ha anche vinto uno scudetto Condividi

Condividi
Read More