Wroom, l’AlfaSauber

Clamoroso ritorno nel prossimo Mondiale di FormulaUno dopo l’accordo con la scuderia svizzera

Porte girevoli, più che scorrevoli, alla FCA? È stato il vertice di FIAT Chrysler Automobiles rappresentato da Sergio Marchionne a spingere gli aficionados della Ferrari sul vorticoso ottovolante dello stato d’animo dopo non aver escluso categoricamente un possibile abbandono delle monoposto del Cavallino dal Mondiale di FormulaUno. Una eventualità collegata a ragioni economiche e tecniche, in merito alla riscrittura delle norme e dei regolamenti del massimo circuito dell’automobilismo veloce e tecnologico. E il fatto che Marchionne abbia espresso questa possibilità con una tonalità più alta al sussurro e alla ufficialità del ritorno dell’Alfa Romeo in FormulaUno, lascia almeno qualche perplessità. Intanto il team della Rossa ha mandato messaggi d’auguri per le feste natalizie e di fine anno e d’impegno per la prossima stagione, che dovrebbe essere caratterizzata dalla lotta ai titoli mondiali piloti e costruttori.
Alfa Romeo, quindi, sulla griglia di partenza al prossimo Campionato Mondiale di FormulaUno con i tradizionali colori e sfumature, allacciata alla Sauber e con l’alimentazione Ferrari, con la power unit tolta alla clientela della Toro Rosso. Al volante dell’Alfa Romeo Sauber Team il ventisettenne svedese di Kumla Marcus Thobjorn Ericsson e monegasco Charles Leclerc, vent’anni, grande protagonista in FormulaDue. Ericsson, alla quinta stagione nel maggiore dei Circus dell’automobilismo veloce e alla terza consecutiva nella scuderia svizzera, ha esordito nel marzo del 2014 con la Caterham. Ha disputato 76 gran premi totalizzando 9 punti. È sostenuto dalla finanziaria Longbow Finances con interessi anche nei paesi del Nord Europa. Leclerc, nato nel 1997 nel Principato, ha vinto il ballottaggio con il tedesco Pascal Wehrlein, scuola Mercedes e il pugliese Antonio Giovinazzi, che, comunque, resta come terzo pilota alla Ferrari.
“Un ritorno importante per tutti e per rimodellare il marchio che torna dopo oltre trent’anni”, ha rilevato Sergio Marchionne, mentre il presidente della Sauber Pascal Picci conta “di migliorare i rapporti anche al di fuori della FormulaUno”.
Scoperta la linea e i tradizionali colori. I propulsori, sono prodotti dalla Ferrari, ma marchiati Alfa Romeo, title sponsor della scuderia.
L’Alfa, l’Anonima Lombarda Fabbrica Automobili, è stata fondata a Milano il 24 giugno del 1910 da Pierre Alexandre da Fracq. Nel 1918 è diventata Alfa Romeo, in seguito al passaggio del controllo della società da parte di Nicola Romeo. L’Alfa Romeo è stata anche dello Stato italiano dal 1932 al 1986, quando è stata acquistata dal Gruppo FIAT. Negli anni Settanta vantava quasi trentamila dipendenti e stabilimenti ad Arese, Pomigliano d’Arco e Portello. Commercialmente ha prodotto veicoli, pullman, materiale rotabile, motori automobilistici, aeronautici e marittimi.
Prestigiosa l’attività sportiva della casa del Biscione, che ha partecipato a differenti categorie di competizioni. Perle nell’Albo d’Oro della FormulaUno le vittorie del Mondiale nel 1950 con Nino Farina e l’anno successivo con Juan Manuel Fangio. Nel 1925 trionfo nel primo Campionato del Mondo di automobilismo con affermazioni nel Gran Premio del Belgio sulla pista di Spa-Francorchamps e in quello d’Italia a Monza, rispettivamente con Antonio Ascari e Gastone Brilli-Peri. Nel 1931 e nel 1932 doppio successo al nascente Campionato Europeo con Ferdinando Minoia e Tazio Nuvolari. In quel periodo poker alla 24 ore di Le Mans, dal 1931 al 1934. Partecipazioni positive anche alla Targa Florio e alla Parma-Poggio Berceto con Antonio Ascari, Enzo Ferrari, Giuseppe Campari e Ugo Sivocci. Prima vittoria nei rally nel 1957 e affermazioni anche nella categoria Turismo. Negli anni, in FormulaUno, ha fornito motori, fra l’altro, alla McLaren, alla March, alla Brabham, alla Ligier e alla Osella e anche in FormulaTre. Alla guida, stagione-dopo-stagione, si sono alternati anche Jacques Lafitte, Jochen Mass, Arturo Merzario, Jean-Pierre Jarier, Vittorio Brambilla, Derek Bell, Nino Vaccarella, Henri Pescarolo e Bruno Giacomelli. Nel 1988 ultime apparizioni nel Mondiale della massima espressione dell’automobilismo veloce e ad alta tecnologia. Miglior risultato nel 1983 con il sesto posto finale nella classifica costruttori.
Nell’accordo con la svizzera Sauber, che, però, non tolga bandiere a tre colori dai pennoni del Circus, è prevista una cooperazione tecnologica, tecnica e commerciale dal 2018. Attesa per l’apparizione delle tonalità cromatiche sulle piste di tutto il mondo. Per il momento la visione della presenza, ascoltare il rombo del propulsore e, poi, eventualmente, anche i risultati.

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