SpiritualGiro d’Italia

A maggio i ciclisti da Gerusalemme a Roma per un ideale ponte. 21 tappe per oltre 3.400 chilometri

È la prima volta che il Giro d’Italia di ciclismo parte da una nazione extraeuropea. Era accaduto altre volte che il semaforo dello start diventasse verde all’estero, ma sempre in località del Vecchio Continente. Simbolica la città scelta per il via ufficiale della ‘corsa rosa’, altrettanto indicativa quella della conclusione dopo 24 giorni di spettacolo e fatica, sport e sudore, condito da gioie e amarezze, imprese e sprint, vittorie e sconfitte, passione e tifo. Insomma, entusiasmo per uno sport, al di là di tutto e tutti, di trascinante e coinvolgente fatica. Da Gerusalemme a Roma. Città unite non solo dalla prima edizione dopo le cento fin qui disputate, ma da valori e tradizioni spirituali. Un ponte fra la storia, ma anche nel sentimento umano, etnico, sociale e religioso. Un filo conduttore lunghissimo fissato dagli organizzatori, la RCS Sport attraverso il quotidiano nazionale La Gazzetta dello Sport, in due grandi centri del Mediterraneo.
Alla presentazione, che poi è stato un prologo, hanno partecipato il ministro dello Sport Luca Lotti e quelli israeliani della Cultura e dello Sport Miri Regeve e del Turismo Sylvan Adams. Ricordi, ricorrenze, testimonianze, sensibilità. Molteplici in questa edizione del Giro, proprio per agevolare la convinzione di una attività sportiva, anche al massimo livello e di alta professionalità, possa essere altro. Miscellanea di riferimenti durante il percorso delle 21 tappe per complessivi 3.546 chilometri e 200 metri infarciti da due cronometro e tre giorni di riposo, il 7, 14 e 21 maggio. “Ogni anno il Giro presenta qualche novità per essere e restare unico”, ha rilevato il bivincitore nel 2006 e nel 2010 della grande corsa a tappe, Ivan Basso.
Dal primo pilone di quell’ipotetico ponte posto a Gerusalemme la sirena suona il 4 maggio, nel primo venerdì del mese. Una tappa a cronometro individuale di una decina di chilometri, tanto per entrare nella competizione, definire la prima classifica e assegnare la maglia rosa di leader. Nei giorni seguenti, il week-end, altri due appuntamenti in Medio Oriente, da Haifa a Tel Aviv e da Be’er Sheva ad Eilat. In Israele omaggio a Gino Bartali, campione non solo della bicicletta. Il nome del ciclista toscano è inciso sul Muro d’Onore del Giardino dei Giusti del Mausoleo della Memoria, Yad Vashem.
Il riposo del 7 maggio sarà utilizzato per il trasferimento in Sicilia. Alla quinta tappa la carovana arriverà da Agrigento a Santa Ninfa, nella Valle del Belice, a cinquant’anni dal devastante terremoto del 1968. Il giorno dopo, nella sesta frazione, iniziano gli arrivi in salita, sull’Etna, dopo 168 chilometri.
I ciclisti risalgono la penisola fino ad incontrare un paio di finali, che potrebbero condizionare la graduatoria, al Santuario di Montevergine di Mercogliano e, il giorno dopo, a Campo Imperatore, sul Gran Sasso d’Italia.
14 maggio, ecco il secondo giorno di riposo.
239 chilometri da Penne a Gualdo Tadino, è la più lunga tappa del Giro. Passaggio da commozione a Rigopiano, la zona nella quale, quasi un anno fa, una valanga ha investito drammaticamente un albergo. 29 le vittime.v
Da Assisi a Osimo, 156 chilometri per omaggiare a Filottrano la memoria di Michele Scarponi scomparso nell’aprile del 2017 in un tragico incidente stradale.
Nel dodicesimo appuntamento del Giro il traguardo è posto a Imola, ma non sulle strade cittadine. Arrivo sull’asfalto del prestigioso autodromo dedicato alla memoria di ‘Enzo e Dino Ferrari’.
La tappa Ferrara-Nervesa è caratterizzata dalle storie della Battaglia del Solstizio combattuta durante la I Guerra Mondiale.
Arrivano le montagne. L’assaggio, alla vigilia della terza e ultima pausa, il 21 maggio. Lo Zoncolan e, nella Tomezzo-Sappada, quattro gran premi della Montagna, fra cui il Passo delle Tre Croci. Altra cronometro individuale, da Trento a Rovereto, di 34 chilometri e 500 metri. La ‘Cima Coppi’ è posizionata sul Colle delle Ginestre con 9 chilometri di sterrato.
La 19^ giornata vede la luce alla Venaria Reale. Epilogo a Bardonecchia. Il penultimo impegno scorre tra Susa e Cervinia.
Il 27 maggio passerella romana. 11 chilometri e 800 metri da ripetere dieci volte attraversando le centralissime via Nazionale, piazza del Popolo, le Terme di Caracalla e il Circo Massimo. Gran finale ai Fori Imperiali alla vista del Colosseo con le varie premiazioni.
Dal 4 al 27 maggio, con 8 arrivi in salita e 6 tappe considerate dagli esperti ad “alta difficoltà”.
Nell’occasione RCS Sport e Shimano Italia hanno sottoscritto un accordo triennale per il servizio di assistenza tecnica neutrale in numerose competizioni del World Tour, fra cui il Giro d’Italia, per garantire interventi a tutti i corridori, in quel momento lontani dalle rispettive ammiraglie.

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