Approfondimento nella capitale sulla possibile utilizzazione per una eventuale economia circolare. Impegno dei ricercatori per una depurazione sicura. Intanto è sfruttata nelle aree verdi e per la pulizia stradale
Le acque reflue sono quelle utilizzate nelle attività domestiche, industriali e agricole, che per questo contengono sostanze organiche e inorganiche. Possono danneggiare la salute delle persone e dell’ambiente. In quasi tutto il pianeta la maggior quantità è scaricata in mare con varie fasi di trattamento più o meno efficaci. In questo particolare periodo caratterizzati dai cambiamenti climatici, di crisi idrica in molte aree anche della nostra penisola e di aumento generale delle temperature, i ricercatori e gli esperti sono impegnati a trovare soluzioni per come reimpiegare quelle acque di scarico con fasi appropriate di depurazione.
Nello spazio ‘Experience’ di piazza Venezia, nella struttura dedicata a David Sassoli, a Roma, è stato promosso un incontro-confronto su ‘Acque reflue. Riuso, riciclo intelligente. Le possibili soluzioni’, a cui hanno partecipato i rappresentanti delle amministrazioni pubbliche locali, delle istituzioni, dell’università e delle aziende coinvolte nella distribuzione, nelle verifiche e nei controlli delle acque.
Intanto è opportuno sottolineare che alcuni comuni della nostra penisola non hanno ancora una rete fognaria adeguata ed è per questo motivo che l’Italia è sanzionata dall’Europa. Le acque reflue depurate, è stato rilevato, potrebbero essere utilizzate per innaffiare i parchi, i giardini e, in generale, le aree verdi; per la pulizia delle strade e anche per i giochi e per le evoluzioni delle fontane cittadine. E, poi, se venisse dimostrata l’assoluta potabilità potrebbe servire nel settore agricolo.
L’assessore all’Agricoltura, all’Ambiente e il Ciclo dei Rifiuti di Roma Capitale Sabrina Alfonsi ha sottolineato come “l’economia circolare potrebbe essere applicata anche all’acqua, da utilizzare ancora per i servizi che non riguardino la produzione agricola e l’attività zootecnica”. Sono evidenti, comunque, gli impegni per cercare di varare e concretizzare i progetti, anche sperimentali, per riciclare le acque reflue. L’importante è eliminare le sostanze nocive e dannose. In attesa le acque ‘ripulite’ potrebbero servire per quelle iniziative che interessano le vegetazioni pubbliche cittadine e il lavaggio delle strade e delle piazze.