Attaccàti al tram

Dopo le cinque giornate di confronto per la ‘Termini-Vaticano-Aurelio’ Legambiente ha promosso un incontro sulle altre linee ferroviarie progettate per il futuro della mobilità pubblica nella capitale

A Roma sono più numerose le targhe delle auto che i possessori di patenti con una media di 64 immatricolazioni ogni 100 abitanti e non tutte circolanti. Auto che, oltre a contribuire all’inquinamento atmosferico, occupano anche spazio, suolo pubblico, calcolato sui 12 metri e 50 centimetri. La capitale è ancora lontana dai rapporti fissati per il 2030. La quota di motorizzazione dovrebbe essere ridotta di oltre il 45% e di quasi il 70% quello dell’incidentalità, in quanto nel 2023 sono state registrate 193 vittime della strada e la frequenza degli autoscontri è assolutamente allarmante, 3 all’ora seguendo i dati emersi da uno studio della LUMSA, la Libera Università Maria Santissima Assunta. Le rilevazioni sono state articolate da Simone Nuglio, responsabile della campagna ‘Città 2030’ di Legambiente, che ha coinvolto diciotto capoluoghi della nostra penisola con l’obiettivo di promuovere e sollecitare una mobilità sostenibile e a zero emissioni, o quantomeno contenute e di creare centri maggiormente sicuri e vivibili.
Nella capitale l’iniziativa ha affiancato l’altra a favore del trasporto pubblico su ferro, ‘Attaccàti al tram’, che sostiene i molteplici progetti dell’amministrazione del Campidoglio, che, durante un incontro organizzato all’interno della libreria del Touring Club Italiano di piazza Santissimi Apostoli sono stati illustrati dall’architetto Pierfrancesco Canali, responsabile dell’Area Progettazione per l’Agenzia di Roma Servizi per la Mobilità. “Sono undici i progetti per ammodernare e trasformare la mobilità cittadina e favorire l’ambiente. Quattro gli interventi già finanziati e prossimi ad essere concretizzati. Il primo riguarda il collegamento tranviario ‘Termini-Vaticano-Aurelio'”, su cui è stato organizzato un dibattito aperto articolato in cinque giornate dove sono stati affrontati sia il percorso che le criticità. Il confronto con l’amministrazione comunale e i tecnici a Palazzo Valentini ha consentito di valutare ogni aspetto, compresi i timori sulle vibrazioni “attutite da particolari accorgimenti tecnici sulle infrastrutture e sui moderni veicoli”. Un centinaio sarebbero stati già ordinati, con l’avvio dei lavori previsti per l’inizio del 2026, “in modo da non intervenire durante l’Anno Santo”, è stato annunciato. I cantieri dovrebbero restare aperti e operativi per poco più di mille giorni.
La seconda tratta pronta per la realizzazione sarebbe l’attesa unione fra la via Tuscolana e la via Tiburtina oltrepassando la via Casilina, la via Prenestina e la via Collatina, lungo via Palmiro Togliatti. In questo modo saranno collegate tre attuali metropolitane, la ‘A’, a ‘Cinecittà’; la ‘C’, alla stazione ‘Parco di Centocelle’ e la ‘B’, a ‘Pontemammolo’. L’attuale tragitto è percorso dal bus della linea ‘451’, da ‘Cinecittà’ a ‘Pontemammolo’.
Le altre novità riguardano una contenuta distanza da piazzale del Verano alla Stazione Tiburtina, mentre la quarta potrebbe diventare una rivoluzione lungo la via Casilina con il completo rinnovamento dell’ex ‘trenino’. Il capolinea sarà ricondotto alla Stazione Termini lungo via Giovanni Giolitti e l’altro sarà portato a Tor Vergata, a viale Oxford, nei pressi della Facoltà universitaria di Ingegneria. I tram saranno bimodali, a trazione elettrica e a batteria, utile soprattutto nei chilometri del centro storico.
Gli altri collegamenti, non ancora finanziati, ma già progettati, riguardano, fra gli altri, “piazzale Clodio, con il percorso sul Ponte della Musica e piazza del Risorgimento; la Stazione Termini e Pontemammolo; l”Anagnina-Tor Vergata-Banca d’Italia’ e la via Appia Antica con il passaggio nel Parco e la via Ardeatina”. Insomma un vero e proprio ridisegno del trasporto pubblico della capitale contando anche “di riprendere attiva e operativa la proposta di realizzare la stazione delle Ferrovie a ‘Pigneto’, che potrebbe diventare un punto di scambio con la linea ‘C’ della metropolitana”.
Soddisfazione generale per i cinque appuntamenti di confronto sulla realizzazione del collegamento ferroviario ‘Termini-Vaticano-Aurelio’, che potrebbero essere ripetuti per la tratta ‘Termini-Tor Vergata’ chiamata a sostituire la storica ‘Laziali-Pantano-Fiuggi-Alatri’ con un cruciale e delicato nodo a Porta Maggiore da superare o aggirare visto l’intreccio di binari, passaggi di tram e strade. Il capolinea sarebbe spostato alla Stazione Termini per lo scambio con altri bus e tram pubblici e il conseguente ritorno al passato riferimento superando quello attuale di ‘Laziali’.
“Un Osservatorio permanente per l’andamento degli interventi” è stato richiesto da Amedeo Trolese, responsabile della Mobilità di Legambiente, “dopo l’utile partecipazione per ottenere informazioni sulla ‘Termini-Vaticano-Aurelio'”, di 8 chilometri e 300 metri. All’appuntamento al Touring Club Italiano su ‘Attaccàti al tram, la TVA e gli altri tram nel futuro della capitale’, hanno offerto il contributo anche Andrea Ricci dell’Osservatorio Regionale sui Trasporti; Paolo Arsena di Metrovia, che ha chiesto “la chiusura dell’anello ferroviario e la sede esclusiva per il passaggio” al di là dei mezzi di soccorso; Roberto Corbella dell’Associazione per Roma, interessato “al rispetto delle scadenze e dei tempi relativi al cronoprogramma” e Maurizia Cicconi, presidente della Commissione Speciale per il Giubileo del Primo Municipio, la quale ha posto l’attenzione sulla “convivenza fra la circolarità generale e la residenzialità rispettando le esigenze di chi abita lungo il percorso e sui pullman turistici attesi per l’Anno Santo e per i crocieristi delle navi con i nuovi attacchi a Fiumicino e sull’attivazione dell’Archeotram’ per la disponibilità di tutti”.
Anna Becchi, coordinatrice della campagna ‘Streets for Kids’ per ‘Clean Cities’, ‘Città pulite’, ha proposto l’istituzione di “110 ‘strade scolastiche’ con la chiusura temporanea o definitiva in ogni municipio” e la conseguente creazione di uno spazio o di una piazza. Contenere la velocità per salvaguardare “bambini, anziani, disabili, ciclisti, pedoni e anche gli automobilisti”. E, poi, “creare nuovi spazi e piazze anche per rafforzare e migliorare forme di socializzazione”. Simone Nuglio, a questo proposito, ha ricordato che la velocità media a Roma è di 18 chilometri/orari, ma, a preoccupare sono le estremizzazioni e il mancato rispetto delle norme del Codice della Strada anche se vincolante dai limiti dell’andamento.
Roberto Scacchi ha sottolineato che “l’elettrificazione a Roma per il trasporto pubblico locale è solo al 35%, soprattutto legata alle metropolitane e alle ancora poche linee circolanti”. L’alto livello di motorizzazione incide sull’inquinamento registrato nell’aria della capitale. Ancora limitati i chilometri protetti riservati per le dueruote a pedali. Roberto Scacchi, presidente nel Lazio di Legambiente, è stato indicato dall’assemblea dei delegati responsabile nazionale per la Mobilità.

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