L’economia dell’idrogeno

Illustrato nella capitale il bando per sostenere e velocizzare la transizione ecologica. A disposizione oltre 113 milioni di euro per la ricerca e l’innovazione. Progetti anche per la realizzazione degli impianti

113 milioni e 500 mila euro saranno a disposizione attraverso Horizon Europe per i progetti di ricerca e di innovazione sullo sviluppo e la valorizzazione dell’idrogeno ‘pulito’ probabilmente essenziale per affiancare la produzione delle fonti rinnovabili per rispettare i parametri decisi dell’Unione. Altri 60 milioni di euro, risorse del piano ‘RePowerEU’, saranno utilizzati per sostenere ulteriori attività, compresa la creazione e la gestione di un ‘Hydrogen Valleys Facility’ per un aumento di disponibilità in Europa. Un modo anche per velocizzare la transizione ecologica. Il bando 2024, aperto per una novantina di giorni dal 17 gennaio, è stato illustrato nella capitale nell’ambito di un generale approfondimento sul settore. La giornata è stata promossa dall’ENEA, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile e dall’H2IT, l’Associazione Italiana Idrogeno. All’importante appuntamento hanno partecipato, fra gli altri, i vertici delle due strutture e alcuni interessati operatori, oltre ai rappresentanti delle università e dei centri di ricerca sia pubblici che privati e della piccola impresa e delle medie e grandi industrie.
L’incontro è stato aperto dall’intervento di Giorgio Graditi, direttore generale dell’ENEA, che ha sollecitato, soprattutto il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, di definire “una strategia nazionale sull’idrogeno” e di rafforzare la collaborazione fra realtà pubbliche e quelle private. Intanto, “le aziende italiane esportano ricerca, competenze, innovazione e capacità e anche per questi motivi è importante la presenza di Confindustria che rappresenta la parte degli investimenti e della produttività”. L’idrogeno, al momento, incide ancora in misura relativamente minore sulla produzione di energia, ma l’impulso di queste iniziative potrebbero, ben presto, ampliare la quota utile. “Ancora troppo alti i costi”, ma in Europa sono stati presentati oltre duecento progetti e altri arriveranno con le nuove opportunità offerte dagli apparati pubblico-privati.
“L’Italia è il terzo paese beneficiario per entità di questi fondi, anche se Cina e Stati Uniti sono impegnati nel settore con notevoli investimenti”, ha rilevato Luigi Crema. “L’Europa deve colmare il gap e l’autonomia nazionale non appare ravvicinata”.
Il bando, il regolamento, le fasi e l’iter sono stati illustrati da Luca Feola del Clean Hydrogen Partnership, che finanzia i progetti e da Viviana Cigolotti di ENEA. L’idrogeno, almeno finora, è stato utilizzato soprattutto nel settore del trasporto pubblico e, in generale, nella mobilità. “L’aumento della cooperazione internazionale è uno degli obiettivi, ma anche la sicurezza e la circolarità in Europa”, oltre, naturalmente, allo sviluppo. Viviana Cigolotti ha ricordato che “dal 2019 sono aumentate le proposte, ma solo il 20% sono state approvate”. Opportuno il coinvolgimento istituzionale sia nazionale che locale con le province e le regioni e di un altro paio di paesi. L’esempio è stato dato con “il progetto ‘Nordadriatico’ fra la Regione Friuli Venezia-Giulia, la Croazia e la Slovenia attraverso una partecipazione comunque senza precise proporzioni”.
Luigi Crema ha anche ribadito che saranno organizzati opportuni corsi di formazione, in quanto nel settore mancano le professioni e le specializzazioni. È una opportunità per la creazione di posti di lavoro come per ricercatori in una tecnologia comunque innovativa e di un comparto prevedibilmente in espansione”.
Nell’auditorium ‘Ignazio di Loyola’ del Centro Congressi ‘Roma Eventi-Fontana di Trevi’ hanno portato il contributo anche i riferimenti di cinque progetti concretizzati o pronti per esserlo, Alberto Giaconia di ENEA, Luca Prattico della Fondazione Bruno Kessler, Andrea Ciani di Ansaldo Energia, Matteo Robino di SNAM e Alessandra Cuneo di Rina Consulting per un impianto da realizzare dalle parti milanesi dell’aeroporto della ‘Malpehsa’.

 

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